MIRABELLO SANNITICO. A seguito di una scrupolosa operazione di servizio i Carabinieri della Stazione di Mirabello Sannitico hanno deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso una coppia di origini foggiane, da qualche tempo frequentatrice della provincia campobassana, sorpresa in possesso di alcune piante di Cannabis, coltivate in una zona privata, separata dagli occhi del centro abitato per via dell’impervio territorio rurale.
L’efficace attività informativa dei Carabinieri della locale Stazione, coniugata alla profonda conoscenza del territorio hanno permesso di rintracciare tempestivamente il luogo delle presunte condotte delittuose, nonché di risalire preliminarmente all’identità dei soggetti che, seppur non residenti nel territorio di competenza, non erano sfuggiti all’attenzione dei militari, la cui abilità investigativa aveva condotto alla loro identificazione già nelle settimane precedenti.
Dopo una meticolosa ricognizione del luogo d’interesse, un accurato studio delle vie d’accesso limitrofe e un’attenta organizzazione in termini di sicurezza ed incisività operativa, i militari si portavano nella località individuata nelle prime ore del mattino, sottoponendo a perquisizione un fabbricato rurale con relative pertinenze e i terreni adiacenti.
L’attenta ricerca portava al rinvenimento di alcune piante di cannabis rudimentalmente occultate e coltivate, vanificando lo scaltro tentativo della donna di nascondere ed eliminare le tracce del reato tramite il rapido estirpamento di alcune delle piante, le quali venivano tutte successivamente sequestrate e messe a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Il presente episodio dimostra come le attività criminose possano sfruttare i vantaggi offerti da un territorio caratterizzato da una scarsa densità e concentrazione urbana, trasferendo così le condotte lontano da occhi indiscreti nella consapevolezza di poter agire indisturbati con la complicità dell’isolamento, fatto che non scoraggia l’incessante sforzo dell’Arma, spingendo la sua capillarità informativa ed investigativa oltre i limiti del campo visivo del cittadino.