SAN GIULIANO DI PUGLIA. Sono trascorsi 20 anni da quel tragico 31 ottobre 2002, da quel terribile terremoto che uccise quei 27 bambini e la loro maestra Carmela Ciniglio. Gli operatori scolastici del centro fortorino dell’Istituto Comprensivo “F. Jovine” da oltre tre lustri portano avanti iniziative ed eventi per non dimenticare il sacrificio di quelle vittime innocenti.
La memoria è diventata parte integrante del percorso didattico, ricco di stimoli, ed ha portato alla genesi del concorso “I Colori della Vita” che ci invita a ricordare che quanto accaduto non succeda più.
La prima edizione fu organizzata nell’anno scolastico 2005/2006 e venne curata dal dirigente scolastico Giuseppe Colombo insieme a tutto il corpo docente e non. Si scelse non a caso lo slogan ’I colori della vita’, perché i colori nel loro insieme, compongono la luce, sinonimo di vita e di rinascita. Da allora ininterrottamente ogni anno si è rinnovato l’evento. Negli anni, ogni edizione, è stata omaggiata con l’opera di un artista a partire da Giuliano Ottaviano, Romeo Iurescia, Nino Barone, Sabino Ventura, Antonio Giordano ecc. Dal quarto anno a seguire il concorso ha un tema che i partecipanti di tutte le scuole, sono tenuti a sviluppare nelle varie categorie, dalla poesia al disegno al mondo multimediale.
Alla vigilia del nuovo concorso nazionale per l’anno scolastico 2022/2023 che sarà presentato domani alla scuola più sicura d’Italia dalla dirigente scolastica prof.ssa Giovanna Fantetti e dal team scolastico, è stata allestita una mostra all’aperto con tutte le opere riprodotte.
L’amministrazione comunale in collaborazione con lo studio fotografico Kerem.it che, da sempre segue gli eventi con documentazione fotografica e video, ha pensato, su un’idea di Maria Di Rosa, di fare una mostra di tutte le opere realizzate in 17 anni di concorso dai vari autori. Sono state riprodotte tutte le opere e stampate su forex con inchiostro resistente agli agenti atmosferici, creando un percorso nei vari anni e una vitalità di colori nel luogo scelto piazza 31 ottobre.
Da domani e per i prossimi mesi la mostra sarà accessibile a tutti.
Francesco D’Imperio