LARINO. Nella giornata di ieri, personale della Tenenza della Guardia di Finanza di Larino, all’esito di un’attività di indagine, che ha visto 16 soggetti indagati, ha notificato 9 misure personali interdittive, del divieto di esercizio della professione sanitaria. Ipotesi di reato, maltrattamenti ex art. 572 c.p., sequestro di persona ex art. 605 c.p. ed esercizio abusivo di una professione ex art. 348 c.p., in relazione alle condotte, poste in essere, da operatori sanitari, presso una Casa di Cura per Persone Anziane. Al riguardo, nel mese di agosto 2022, la Guardia di Finanza della Tenenza di Larino ha concluso una complessa attività di polizia giudiziaria, condotta, su delega della Procura della Repubblica di Larino, anche mediante l’esecuzione di intercettazioni ambientali, acquisizioni documentali e sopralluoghi, in relazione a possibili maltrattamenti, da parte di operatori sanitari, presso una Casa di Cura per Anziani, privata, del Basso Molise.
Più in particolare, l’attività investigativa permetteva di documentare molteplici episodi di maltrattamenti, mediante l’utilizzo prolungato/reiterato di mezzi di coercizione e senza le dovute prescrizioni mediche nonché casi di esercizio abusivo di professione sanitaria, ad opera di personale non abilitato. Sarebbero significativi, gli episodi di vessazioni nei confronti degli ospiti, quali strattonamenti, offese e minacce, ma, soprattutto, il quotidiano e prolungato ricorso a forme di contenzione meccanica, peraltro senza alcuna prescrizione sanitaria. Inoltre, venivano abusivamente somministrate, ai degenti, anche terapie farmacologiche, da personale privo delle prescritte abilitazioni. Talvolta, unico conforto, per gli ospiti, degenti, erano le immagini, diffuse da un televisore, che tristemente trasmetteva format televisivi di nessun interesse per gli anziani.
Per quanto sopra, all’esito della relativa richiesta, della Procura della Repubblica, il G.I.P. presso il Tribunale di Larino, ha emesso dei provvedimenti di applicazione di misure cautelari interdittive, quali divieto di esercizio di professione ex art. 290 c.p.p., per una durata di mesi sei, nei confronti di 9 soggetti, dei 16 indagati, provvedimenti eseguiti dai Finanzieri frentani.
L’attività in argomento, testimonia la costante attenzione, da parte delle Istituzioni e della Guardia di Finanza, in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, a tutela delle fasce più deboli della popolazione nonché dei lavoratori onesti e rispettosi delle regole, non ultimo a fronte di episodi che generano, quantomeno, imbarazzo, iniquità e minano la coesione sociale. Il contrasto, a simili fattispecie, nei settori, previdenziale, assistenziale e sanitario, mira a garantire, infatti, l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando, vieppiù, alterazioni alle regole della sana competizione, tra aziende del peculiare settore, a maggior ragione in un momento di immediata post pandemia. Il fine, altresì, è quello di colpire, nella loro globalità, tutti quei fenomeni che costituiscono ostacolo allo sviluppo di una società più equa ed attenta ai bisogni di ciascuno, ancor di più, se fasce di popolazione più deboli.
La Guardia di Finanza, insieme all’Autorità Giudiziaria e alle altre Istituzioni, è sempre in prima linea, vicino a chi ha bisogno, per fornire il proprio aiuto ed intervento.