LARINO. Giornate Fai d’Autunno tra le bellezze del Molise alla scoperta della Larino Sacra.
Da domani e poi anche domenica, i volontari FAI del Gruppo di Termoli vi accompagneranno alla scoperta di un’eccezionale percorso tra fede, arte e cultura sacra. In altre parole accompagneranno i visitatori alla scoperta di una Larino a molti sconosciuta. Il percorso avrà inizio dalla Chiesa di San Francesco e proseguirà tra i vicoli del borgo antico per condurli alla scoperta della Cattedrale e concludersi nel Museo Diocesano all’interno del Palazzo Vescovile.
Insieme ai volontari del Fai ci saranno anche i rappresentanti dell’associazione Molise Wow per un tour davvero emozionante ed emozionale.
Gli orari delle visite sono domani sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30.
Domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30.
La durata complessiva della visita è di 45 minuti e non serve prenotazione.
Dal sito Fai leggiamo testualmente “Situata tra le colline del Basso Molise, Larino è immersa in un territorio ricco di oliveti e vigneti, in un tipico panorama collinare che prosegue poi in una vasta zona pianeggiante che si protrae fino alla costa Adriatica.
L’origine di Larino è sicuramente anteriore alla fondazione di Roma, come si desume dalle iscrizioni sulle lapidi rinvenute nel corso degli anni. Era l’antica Frentum, capitale dei Frentani; distrutta dai romani, fu ricostruita con il nome di Larinum. Nel 1303 venne distrutta da un terremoto ed in seguito dai Saraceni. Fu dominio dei Normanni, degli Svevi e di tanti nobili fino ai Carafa. Città depositaria di un notevole passato, sorge in una posizione geografica territorialmente favorevole, che ha permesso di avere, fin dai tempi più lontani, consistenti insediamenti abitativi. Oggi nella splendida cornice del centro storico di Larino si snoda un percorso esperienziale tra le chiese del borgo e il Museo Diocesano alla scoperta della storia, dell’arte, della tradizione e della cultura sacra di una delle più importanti città del Molise.
La Chiesa di San Francesco, che faceva parte dell’antico complesso conventuale dei frati minori Francescani, è una chiesa di origine medioevale, datata 1312. In essa si sono sovrapposti nei secoli diversi stili artistici culminati nell’attuale Barocco settecentesco, di cui è esempio sublime la cupola affrescata dal pittore molisano Paolo Gamba.
All’interno della chiesa, però, sono ancora visibili tracce del Medioevo. Si tratta di un’incredibile scoperta venuta alla luce nel 2012 dopo i lavori di restauro dell’edificio: affreschi trecenteschi di grande pregio storico-artistico raffiguranti la scena della Crocifissione e l’immagine di un santo vescovo dalla misteriosa identità.
Il percorso continua tra i vicoli del centro storico fino ad arrivare alla magnifica facciata trecentesca della Basilica Cattedrale dedicata alla SS. Maria Assunta e a San Pardo, patrono della città di Larino. La Cattedrale fu inaugurata nel 1319, come attesta un’iscrizione sul portale d’ingresso. La sua facciata romanico-gotica è impreziosita da sculture, decorazioni e simboli che trasmettono un potente messaggio, innovativo e dalla portata universale, che trova la sua massima espressione nella lunetta del portale e nel rosone a 13 raggi, unico al mondo.
All’interno della Basilica sono custodite le spoglie di San Pardo, vescovo di origini greche a cui è dedicata, dal 25 al 27 maggio, una festa patronale senza eguali: 125 carri trainati da buoi e addobbati con fiori di carta realizzati a mano, sfilano in processione per le piazze e i vicoli della città. L’interno della Cattedrale ha una struttura a tre navate, tra le quali sono riscontrabili tracce del Medioevo, del Rinascimento e del Barocco.
Sono tra l’altro riemersi, durante i restauri del 1951, affreschi del XIV secolo. Infine, il percorso si conclude all’interno del Museo Diocesano collocato nell’antico palazzo vescovile, risalente al XVI secolo, in cui sono raccolte e conservate statue, opere e paramenti sacri provenienti da tutta la diocesi di Termoli-Larino. Il museo permette di ripercorrere almeno cinque secoli di arte sacra, dalle statue lignee del Cinquecento, passando per capolavori del tardo-Barocco molisano, fino ad arrivare a una mostra di arte contemporanea”.