LARINO. Riceviamo e volentieri pubblichiamo la storia di Mariafederica Gagliardo da alcune settimane diventata mamma del piccolo Antonio.
Mariafederica scrive a proposito della sua esperienza al punto nascita del San Timoteo “Volevo raccontare la mia storia, Nel cuore della notte, mi sono svegliata con normali sintomi di una donna in gravidanza, e nel giro di dieci minuti ero già in Pronto soccorso a Termoli.
Trascorsi altri cinque minuti ero già su in reparto. Immaginate l’ansia e le preoccupazioni che può avere una donna alla prima esperienza, immaginate se nel cuore della notte, con l’ospedale a due passi, ti devi mettere in macchina, prendere la Bifernina, affrontare stress, dolori, semafori, strade dissestate e traffico (nel caso giornaliero). Per mia fortuna tutto questo non è successo! Ripeterei mille volte tutta la mia esperienza (tralasciando solo le ore di travaglio…).
Il punto nascita dell’ospedale San Timoteo ha veramente un team eccezionale: mi hanno accolta, anzi ci hanno accolti! Veramente bene, sono gentili, e svolgono la loro professione, non per lavoro ma perché amano quello che fanno. Molte future mamme spesso si basano solo su chiacchiere di quartiere, purtroppo è possibile che ci siano episodi ed episodi (non solo qui) ma sminuire un reparto, equivale all’inizio della sua fine, e meno servizi equivale a una struttura aperta, con troppe spese e meno servizi, quindi va chiusa! Riflettiamo bene se poi un giorno, per un semplice dolore, potremmo lasciare questo mondo perché non abbiamo avuto un soccorso tempestivo. Concludo ringraziando tutto il personale (che a dirla tutta sono stati flessibili anche con i miei cari) e un ringraziamento particolare va all’ostetrica che mi ha aiutato a portare alla luce a mio figlio”.