LARINO. “Non sono gli anni che contano nella vita, è la vita che metti in quegli anni. Il tuo sorriso e il tuo entusiasmo sono per tutti noi il regalo più bello che ci hai lasciato”.
Questo il pensiero del cuore che gli amici di Enrico Mastrogiuseppe, in collaborazione con la Us Frenter Larino, hanno voluto fissare per sempre su di una targa collocandola all’ingresso della palestra comunale di via Santa Chiara, nel giorno in cui hanno voluto ‘celebrare’ il ricordo del loro amico dedicandogli un torneo di calcio a 5, dedicandogli un pomeriggio di sport, di riflessioni, di ricordi, i tanti che Enrico ha lasciato in tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscerlo, compreso chi scrive.
Un ricco pomeriggio, iniziato con le esibizioni sul campo dei più piccoli della scuola calcio della Frenter che hanno introdotto il torneo e tutti i momenti celebrativi che hanno poi scandito i passaggi di una manifestazione che ha richiamato in palestra tanta gente.
Il presidente Danilo Marchitto, insieme a tutte la compagine sportiva della Frenter, gli amici di Enrico hanno organizzato tutto nei minimi particolari a partire dal minuto di silenzio osservato ad ogni inizio gara, passando per la musica, i momenti celebrativi fino a quella maglia con il numero uno, quella divisa bianco e nera donata ai suoi familiari per ricordare però a tutti come Enrico fosse davvero un numero uno, non soltanto sul rettangolo di gioco.
Doveva essere un quadrangolare ed invece per l’indisponibilità della compagine di Montorio nei Frentani, il memorial si è trasformato in un triangolare comunque prestigioso data la presenza, accanto alla squadra della Frenter, dello Sporting Venafro che milita in serie B e del Cus Molise che affronterà anche in questa nuova stagione il campionato di serie A2.
L’intera manifestazione, o meglio la festa organizzata per ricordare Enrico, è stata, come detto, scandita da tanti momenti, tutti abilmente diretti da Massimo Starita.
La cronaca sportiva racconta che è stata la compagine del Cus ad aggiudicarsi il torneo. Ma il risultato sportivo era solo il pretesto per ricordare il campione di sport e di vita, Enrico. Prima dei momenti a lui dedicati, la cronaca ha registrato anche la donazione fatta dall’amministrazione comunale per tramite del Banco Bpm di Larino di un defibrillatore alla Unione sportiva Frenter. Il tutto alla presenza del sindaco Pino Puchetti, del presidente Danilo Marchitto e del direttore della filiale frentana Maurizio Rivellino. Sia il primo cittadino che il funzionario della banca hanno, dopo aver portato il loro saluto ai familiari di Enrico, sottolineato l’importanza di avere sempre a disposizione strumenti salvavita come un defibrillatore. Dal canto suo Marchitto ha ringraziato per il dono ricevuto dando poi il via alla seconda parte della manifestazione.
All’ingresso della palestra comunale, sempre presente la mamma, il papà ed i fratelli di Enrico, don Antonio Di Lalla ha benedetto la targa commemorativa mentre un grande applauso, non il solo di questo lungo pomeriggio, riempiva il silenzio del quartiere a ricordare quel giovane portiere volato in cielo davvero troppo presto.
La finale tra lo Sporting Venafro e il Cus Molise, come detto, ha decretato quest’ultima compagine campione del torneo. Sugli spalti il pubblico ha potuto assistere davvero ad un bellissimo pomeriggio di sport fino al momento finale, quando tutti gli amici e l’intero staff della Us Frenter hanno, dopo aver donato targhe celebrative del torneo alle tre squadre e ai due arbitri federali impegnati, affidato ai familiari di Enrico quella maglia numero 1 del figlio. La maglia numero uno, perché Enrico lo è stato realmente, nello sport e nella vita di ogni giorno.