MONTORIO NEI FRENTANI. E’ stato inaugurato nel tardo pomeriggio di domenica 31 Luglio, nella piazzetta di via Roma, il monumento, l’opera d’arte creata dal maestro montoriese Andrea Di Maulo con la coordinazione artistica della scultrice larinese Valeria Vitulli dedicato agli ‘Emigranti’, ai figli di Montorio sparsi in ogni dove nei cinque Continenti.
Le note dell’Inno di Mameli, i carabinieri della compagnia di Larino in alto uniforme, le parole benedicenti di don Fernando Manna e una piazzetta piena di gente, hanno fatto da scenario naturale al momento celebrativo. Tutto è iniziato con lo scoprire l’opera nata da un progetto che risale al 2008, un’opera sovvenzionata dai montoriesi che vivono in Canada. Poi il momento delle parole, delle storie che raccontano di una comunità, quella dei montoriesi sparsi nei cinque continenti che non ha mai perso l’attaccamento alla propria terra d’origine.
Al convegno, moderato dallo studioso Antonio D’Ambrosio, accanto al primo cittadino Pellegrino Nino Ponte, sono intervenuti l’ambasciatore Giandomenico Magliano, il sociologo Renato Cavallaro, il giornalista Diodato Colantonio, il professore Antonio Molino, l’attore Diego Florio che ha recitato un’opera ‘Storie di Emigrazione’ di Antonio Molino e gli artisti Andrea Di Maulo e la larinese Valeria Vitulli.
Si è ampiamente parlato e discusso dell’emigrazione, dei flussi migratori partiti dal colle dove l’aria è più fresca. Una curiosità emersa nel corso del convegno sembra che gli emigranti montoriesi nel mondo sono circa 5000 da quelli emigrati dopo la fine della seconda guerra mondiale agli ultimi volati oltre oceano per cercare lì ‘fortuna’.
La serata si è conclusa con la proiezione del docu-film ‘Una comunità abbandonata’. Tutta la parte tecnica audio fonica della manifestazione è stata curata egregiamente dall’amico Costanzo Iamonico.
(Foto di Nicola Ciampanelli tratte dalla bacheca Facebook del sindaco Nino Pellegrino Ponte e di Costanzo Iamonico)