LARINO. “La Rassegna delle Carresi è il contraltare universale di San Pardo, è l’unicità della nostra festa che incontra le unicità di altre feste, analoghe e insieme diversissime, legate da un fil rouge processionale, devozionale, identitario”.
Questo, scrive il filosofo larinese Lorenzo Di Maria, da pochi giorni omaggiato del ‘Rosone d’Oro’ in riferimento alla undicesima edizione della Rassegna delle Carresi in programma, domani, domenica 7 Agosto nella incantevole cornice del borgo medievale frentano.
Una manifestazione che racchiude in sé ogni bellezza dove i costumi si intrecciano alla storia e alle storie, dove l’arte si mescola alla tradizione e dove i canti della devozione raccontano emozioni di cultura che hanno l’urgenza di essere ancora una volta tramandate al futuro perché sono le radici stesse da cui provengono quelle genti.
Ed in quest’ottica, lo ricordiamo, che l’edizione 2022 della Rassegna delle Carresi sarà anche l’occasione per fermarsi ancora una volta a ricordare come 18 comunità italiane, con ente capofila proprio Larino, si siano unite in rete tra di loro nel lungo e complesso processo di candidatura Unesco delle proprie processioni e cerimonie legate al mondo agrario.
La manifestazione che ha il suo mentore principale in Stefano Vitulli, presidente del Comitato delle Carresi e vice presidente della Pia Associazione dei Carrieri di San Pardo, coadiuvato da tanti altri carrieri vedrà arrivare a Larino carri e tradizioni provenienti da Padova, Atri, Casalbordino, Albugano, Viterbo, Loreto Aprutino, Bucchianico oltre e naturalmente i rappresentanti dei carri di San Pardo e quelli delle carresi molisane di Ururi, San Martino in Pensilis e Portocannone.
Inserita, diremmo, di diritto nel programma regionale di Turismo è Cultura, patrocinata dall’amministrazione frentana e dalla Pro Loco la rassegna di questo 2022 prenderà il via al mattino quando intorno alle 10.00 in Piazza Duomo si raduneranno i carri partecipanti.
Alle 11.00, primo momento importante della giornata con la rievocazione del cosiddetto ‘Ritorno dei vetturali con il bue di San Zopito’. Una processione di fede e tradizione proveniente da Loreto Aprutino.
Dal web apprendiamo che “Correva l’anno 1711, partivano vetturali e carrettieri per quei lunghi viaggi, con i loro cavalli, asini e muli da un antico borgo situato nell’Abruzzo pedemontano, Loreto Aprutino, in provincia di Pescara, per andare a vendere nel Regno di Napoli o nell’Italia del nord (e oltre) un prezioso prodotto della loro terra: l’olio d’oliva. I rischi ed i pericoli cui si esponevano erano tanti: il brigantaggio era, in quell’epoca, molto diffuso e spesso venivano depredati di tutti i loro averi rischiando anche la vita. Per questo, prima della partenza, ci si raccomandava al Santo Patrono, invocandone la protezione contro i pericoli, promettendogli una sfilata di ringraziamento al ritorno. Nello specifico parliamo di San Zopito, patrono di Loreto Aprutino e ogni anno, il lunedì successivo alla Pentecoste, viene riproposta la rievocazione di un evento straordinario proprio nel 1711 durante il transito delle reliquie del santo da Penne a Loreto Aprutino, durante la solenne processione, un contadino, impegnato nel lavoro dei campi assieme al suo bue, alla vista dell’urna, dove erano contenute le reliquie, tanto era accinto nel suo lavoro da non rivolgere attenzione alcuna alla processione; allora il bue si allontanò dal padrone, senza dar conto ai richiami di quello, e avvicinatosi alla processione si inchinò “sobriamente”.
Questo al mattino. Nel pomeriggio, mentre un gruppo di donne di Bucchianico insieme alle donne larinesi darà vita a dei veri e propri laboratori di fiori di carta, a Palazzo Ducale, in sala Freda, è in programma il Convegno ‘Terra delle Carresi’ a cui parteciperanno le delegazioni del circuito “Uomini, buoi e fiori”. Nel corso del convegno sarà presentata ad opera di Lorenzo Di Maria, dell’ufficio cultura e turismo del comune frentano, la brochure interattiva ‘San Pardo, la Carrese di Larino’.
Al tavolo dei relatori, dopo i saluti del sindaco Pino Puchetti, prenderà la parola il presidente della Pia Associazione dei Carrieri di San Pardo, il parroco della cattedrale, don Claudio Cianfaglioni, l’assessore alla cultura Maria Giovanna Civitella, il presidente del Comitato delle Carresi Stefano Vitulli, la docente Unimol di discipline demoetnoantropologiche, direttrice del centro studi di ricerca Biocult, Letizia Bindi prima fautrice della candidatura Unesco. Ed infine prenderà la parola colui che sta curando la brochure da un punto di vista grafico ossia Roberto Acciaro.
Al termine, mentre in piazza saranno arrivati gli animali si darà il via alla sfilata dei carri lungo il percorso tradizionale che si concluderà con la premiazione dei partecipanti in Piazza Vittorio Emanuele.
Una intensa giornata di fede, tradizione, di passato che torna con forza al presente per proiettarsi nel futuro. Una giornata che si concluderà poi con momenti di convivialità con la Pirata – Tribute band dei Litfiba in concerto e la degustazione del tradizionale vitello allo spiedo mentre i volontari della Fidas promuoveranno l’importanza della donazione di sangue.
(Foto tratte da Facebook – per le notizie di Loreto Aprutino abbiamo attinto dal sito a cui rimandiamo https://www.carrozzecavalli.net/ )