TAVENNA. A piccoli passi ritorna la tradizione dell’insegnamento del tombolo a Tavenna in auge fino a cinquant’anni fa per le bambine ed adolescenti.
In seguito, piano piano questo antico mestiere , giunto a Tavenna e territori limitrofi molto probabilmente dall’immigrazione croata a partire dal 1500, è diventato parte solo della tradizione e del ricordo nei corredi delle nonne e delle madri da tramandare , solo i pezzi più importanti, alle figlie per esporli nelle occasioni speciali. Peccato!
In paese sono rimaste solo alcune signore che seguitano a lavorare da sole, ma l’insegnamento alle giovani generazioni non è più vivo nella quotidianità del paese e concretamente rischia di scomparire.
Il sindaco Paolo Cirulli e la sua amministrazione vuole e cerca di riportare l’arte del tombolo al giusto riconoscimento, certo non generalizzato come ai primi del secolo, per arginare la dimenticanza con alcune iniziative avviate in questi anni come il protocollo d’intesa firmato nel settembre del 2021 a Guglionesi con altre associazioni tra cui quella di Isernia. Poi mostre e il progetto per allestire il Museo delle tradizioni di Tavenna, in cui la presenza del merletto si intreccia completamente con la vita quotidiana.
Inoltre il 26 luglio 2022, Tavenna , all’interno del Parco letterario e del paesaggio “F. Jovine” di cui fa parte, assieme alla Rete del Merletto e del Filato, ha ospitato un incontro per promuovere il territorio, all’interno di una logica di sviluppo locale e creare lavoro e valorizzare i filati , i merletti e le loro applicazioni. Tutto questo grazie alla cooperativa Moda che ha scelto Tavenna come laboratorio per questa avventura “virtuosa” e all’entusiasmo di una giovane stilista.
Ora, nei giorni 26,27 2 28 agosto è proposto un corso di base , gratuito, aperto a persone di ogni età, bambini e adulti, per insegnare le basi del tombolo e assieme ricreare quella vicinanza fra generazioni che può essere solo linfa vitale per il paese. Intrecciare ed insegnare nell’arte del merletto vuol dire riprendere in mano la vita di Tavenna, con l’attenzione, la cura e il senso del bello che hanno sempre nutrito e mosso le “ mani d’oro” delle nostre merlettaie.
Solo una figlia di questa terra croato-molisana che ha custodito la tradizione del merletto slavo, coma la dott.ssa Antonella D’Antuono, ha voluto e saputo organizzare con le associazioni “Associazione Mosaico Italo Croato Roma” e “Jedna Musica” di Acquaviva Collecroce assieme alla ProLoco e il Comune di Tavenna una iniziativa che potrà ridare un futuro a quest’arte.