MONTORIO NEI FRENTANI. Una comunità non dimentica i suoi figli, non dimentica quei padri, quelle madri, quei piccoli ancora in fasce che per scelta o per ‘imposizione’ del destino hanno scelto di abbandonare fisicamente la propria terra per varcare, tante volte e in diversi modi, il mare per emigrare in terre lontane. Fisicamente, si diceva, perché con il cuore Montorio, il colle dove l’aria è più fresca la si è portata nel cuore, prezioso tesoro da tramandare ai posteri, luogo dove tornare anche fisicamente per riscoprire le proprie radici, quelle da cui tutto è partito.
Ci piace segnalare in questa estate 2022 la cerimonia con cui nel tardo pomeriggio di domenica 31 Luglio, nella piazzetta di via Roma, sarà inaugurato il monumento, l’opera d’arte creata dal maestro montoriese Andrea Di Maulo con la coordinazione artistica della scultrice larinese Valeria Vitulli dedicato proprio agli ‘Emigranti’, ai figli di Montorio sparsi in ogni dove nei cinque Continenti.
“Caro Sindaco – scrive proprio la Vitulli sul profilo facebook del primo cittadino Nino Ponte – ringrazio te e voi tutti uniti per Montorio! Avete realizzato un sogno credendoci sempre, con il raggiungimento dell’obiettivo che vi siete preposti, ovvero quello di lasciare attraverso un monumento scultoreo, un segno tangibile per tutta la comunità, di memoria e storia. Complimenti! Un’opera d’arte molto attuale che si riferisce anche al nostro tempo. Alle porte del nostro paese ci sono guerre e migrazioni! Questo monumento oltre al ricordo di tutti coloro che nel dopoguerra italiano partirono senza paura a cercar fortuna in terre sconosciute, possa oggi essere anche un messaggio di incoraggiamento all’umanità per affrontare con coraggio le “battaglie” di ogni giorno. È stato per me una gioia e un piacere collaborare a questa nobile iniziativa”.
Un monumento celebrativo che fissa per sempre nella memoria di tutti la partenza di un cittadino montoriese per terre lontane ed intorno finanche un cane tra i parenti e gli amici a salutarlo. E quell’abbraccio con la madre, con la sposa, con la donna amata che diventa promessa di un ritorno. Un ritorno difficile da pronosticare sui giorni di un calendario, ma nel cuore talmente veloce più veloce di una lancetta dei secondi.
Un legame autentico che si traduce nelle parole di una montoriese che vive altrove “Carissimo Nino, Signor Sindaco – ti ringraziamo di tutto ciò che fate per noi emigranti vi siamo molto riconoscenti, non ci avete dimenticati. Noi vostri fratelli e sorelle di quel Sacro “COLLE” che un di con molta tristezza nel cuore lasciammo per quel pezzo di pane ma quel Sacro Colle non l’abbiamo mai dimenticato ormai è scolpito per sempre nello scrigno prezioso che abbiamo in fondo al CUORE se pur non siamo li la domenica 31 Luglio sappiate che ci saremo in spirito. Teneteci tutti presenti ve ne siamo immensamente grati.
Grazie Signor Sindaco a Te e anche a tutti coloro che hanno partecipato per far si che questo sogno diventasse REALTA’ peccato che manca il nostro caro e stimato FRATELLO AMICO E PAESANO COSTANZO COLANTONIO. Ma son sicura che da Lassù sarà fiero di tutti i montoriesi sul Colle e anche quelli sparsi per il mondo”.
Il programma della cerimonia che avrà in Antonio D’Ambrosio il suo moderatore, prevede dopo i saluti del primo cittadino, l’intervento dell’Ambasciatore Giandomenico Magliano cui seguiranno gli interventi del sociologo Renato Cavallaro, del professore Antonio Molino, del giornalista Diodato Colantonio e dell’attore Diego Florio che reciterà un’opera ‘Storie di Emigrazione’ di Antonio Molino. Sempre nel corso della manifestazione sarà proiettato anche il docu-film ‘Una comunità abbandonata’.