LARINO. L’artista larinese Adolfo Stinziani che avrebbe compiuto 53 anni il prossimo Ottobre non è più tra noi. L’amico Adolfo si è spento questa notte nel reparto di rianimazione del San Timoteo dove era stato ricoverato ai primi di giugno.
Il nostro collaboratore che tanti articoli ha dedicato a Larino e alle sue bellezze, agli artisti di tutto il Molise, che tanta poesia ha seminato su questa terra, ha lasciato questo mondo, dove purtroppo a volte proprio gli artisti compiono passi che tanti non comprendono ma fanno parte del loro essere, come dire, sui generis. Geni compresi, e molte volte incompresi che lasciano vuoti immensi, lasciano percorsi di emozioni che solo la loro grande sensibilità sapeva percorrere, sapeva amare fino in fondo.
Adolfo, da quando questa testata è nata, prima come blog, l’ha, come dire, adottata e noi abbiamo adottato lui. L’appuntamento con i suoi scritti era divenuto settimanale e la nostra mail tra immagini e scritti è colma dei suoi lavori. Fino al suo ultimo scritto che ci ha inviato lo scorso 27 maggio sui festeggiamenti in onore del santo patrono Pardo.
Un articolo che è rimasto nel menabo’ e non è stato pubblicato. In quell’occasione soltanto due mesi fa Adolfo ci ha scritto “Se il mio articolo ti sembra un pó banale non lo pubblicare. Sono in attesa di un prossimo intervento chirurgico e questo caldo mi fa patire ogni dolore. Adesso cammino pochissimo e con 2 stampelle, non ho più la protesi alla anca perché era infettata e devono impiantarmi una nuova ma cavolo sono 4 mesi e più che aspetto. Sono molto stanco credimi e anche spaventato per il nuovo intervento. Tra l’altro non posso uscire anche se volessi per la visita fiscale”.
Era molto stanco Adolfo e da quel giorno, pur cercando di contattarlo, non ci siamo più riusciti. Non sappiamo cosa sia accaduto in questo tempo, quale ‘accidenti’ gli sia capitato, ma il risveglio con la notizia della sua morte è stato davvero duro.
Duro perché abbiamo conosciuto il suo animo, l’animo dolce di un uomo che ha saputo superare momenti difficili della sua esistenza, aveva saputo sempre inventare una sua nuova quotidianità con l’arte: la poesia, i quadri, l’amato restauro dei mobili, le amicizie, i libri ed anche i tanti articoli che abbiamo avuto il piacere di pubblicare sulle nostre colonne.
Mai banale, negli ultimi anni, era anche tornato a lavorare a scuola in quel di Campomarino. Un’anima sensibile e fragile però, come tutti gli artisti del resto, la cui opera, siamo certi, resterà esempio imperituro di un uomo, di un artista che ha amato la sua arte, le opere degli altri artisti,la sua Larino, le sue bellezze, le bellezze racchiuse in secoli di storia che lui ha riportato al presente nei suoi scritti.
Arrivederci Adolfo, vola in alto in compagnia di Pilo’.
Il direttore Nicola De Francesco e tutta la redazione di Viaggionelmolise.it rivolgono sentite condoglianze alla sua famiglia.