LARINO. Sono stati fissati per domani, 22 Luglio, alle 15.00 i funerali dell’artista larinese Adolfo Francesco Stinziani deceduto in questo triste giovedì di luglio. Una morte che ha letteralmente squarciato il velo della quotidianità larinese e non solo. Centinaia e centinaia di messaggi, una volta appresa la notizia, hanno invaso la bacheca Facebook del 52enne poeta, pittore, restauratore, amante del bello a 360 gradi.
Messaggi che abbiamo provato a leggere, ma credeteci non è stato facile. Qualcuno l’abbiamo voluto fissare anche sulle nostre colonne per far capire ancora di più chi era e chi sarà per sempre Adolfo che ha percorso la sua vita cercando di coglierne, a volte nella drammaticità delle storie, sempre il bello e l’ha affidato ad ognuno di noi affinché non lo dimenticassimo, non dimenticassimo che l’amore vince sull’odio, la primavera scioglie l’inverno, dopo la notte c’è sempre un’alba di resurrezione. E dove su tutto l’arte vince sempre anche sulla morte. E dove più forte di ogni cosa è il tornare nei luoghi del cuore, nelle vie dove si è cresciuti, dove ci si è innamorati tra i grandi portoni signorili e le nicchie dei santi sparse ai crocicchi delle strade: per Adolfo le vie del centro storico frentano.
Li affidiamo a voi senza citarne gli autori, perché quel che conta e ciò che da essi viene fuori, l’artista Adolfo che se ne è andato, certo in silenzio, ma la cui morte ha fatto davvero rumore. E tanto ne farà in futuro perché siamo certi Larino, i larinesi ed i tanti che l’hanno conosciuto, amato, voluto bene non lo dimenticheranno.
“Mi chiedesti una recensione al tuo libro. Perdonaci per tutto. Ora che l’Universo ti ha reso libero, illumina i tuoi “Percorsi”. Abbracciami Antonio Picariello”.
“Non posso credere alla notizia. Solo pochi mesi fa mi ha mandato una storia su come passeggiare per Larino e condividerne l’architettura. Con la tecnologia potevo camminare per la città e, con il suo commento, era come se fossi lì. La sua presenza ci mancherà”.
“Oggi un’altra notizia, di quelle che nessuno avrebbero voluto apprendere, ci saluta il caro amico, artista e poeta, Adolfo Stinziani, anche lui, come altri, ci lascia senza far rumore, nessuno sapeva, ma era già un po’ che non era più tra noi, combatteva contro il tempo e oggi si è arreso. Caro Adolfo, sono certa che ora starai volando lontano, insieme alle tue belle parole e ai tuoi sogni raccontati in ogni cosa che esprimevi attraverso le tue arti, ciao ragazzo perbene, gentile, delicato e onesto. Mi mancheranno i tuoi messaggi e il modo gentile che avevi di dialogare con tutti”.
“Adolfo custodirò di te il ricordo di una bellissima Amicizia , la ricchezza del tuo Genio e il tuo saper…guardare oltre….Buon viaggio Ado'”.
“Le nostre chiacchierate il tuo sorriso la tua gentilezza ecco cosa mi mancherà amico mio Adolfo Stinziani non posso crederci che tu non sia più tra noi ma la tua gentilezza resterà per sempre ti ho conosciuto poco. Ma da quel poco ho capito che eri una persona unica e speciale. Ti piaceva scrivere, be scrivo anche io avrei voluto che tu fossi presente il 4 agosto al comune alla presentazione del mio libro di poesie ma non ci sarai rip amico mio”.
“Cosa sta succedendo? Quanti lutti, quanti amici ci stanno lasciando. Anche tu Adolfo, amico mio, vai via in punta di piedi, lasciando nel pianto chi ti ha conosciuto. Sono costernato, arrabbiato, amareggiato, scosso. Abbiamo perso un poeta, uno scrittore, un artista poliedrico. Ti ho conosciuto nella dimora dell’amica Valeria Vitulli, anche lei interprete di un linguaggio artistico che la rende sempre protagonista. Ti ho conosciuto tra le pietre e il marmo, quando da materia inerte diviene cosa viva, lì in quell’angolo di paradiso che tu chiamavi “cenacolo dell’arte”. Ci siamo scritti diverse volte, ci siamo visti e spesso ci siamo confrontati piacevolmente sui temi della poesia, sui benefici che l’arte e la cultura portano nel mondo. Ora ci lasci orfani del tuo talento, del tuo pensiero, della tua creatività. Mancherai molto, mancherai alla tua terra, mancherai a chi, come te, ripone fiducia nei valori dell’arte. È una perdita pesante, la tua. Ciao Adolfo, buon viaggio”.
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