LARINO. Lo scorso sabato, presso il Palazzo Ducale di Larino, è stata presentata l’opera postuma di Adele Terzano “A Magarèlle e i Quacquaraquà”, una commedia e satira in vernacolo guglionesano, con la prefazione di Pasquale Licursi, traduzione italiana e vignette.
La Terzano ha voluto fare una sorpresa, prima della sua dipartita, al suo affezionato pubblico donandogli questa ultima opera in vernacolo, di cui poche persone erano a conoscenza. Il Comune di Larino ha voluto omaggiare l’autrice, già cittadina onoraria, con una coinvolgente presentazione dell’opera.
Sono intervenuti: la referente dei Cantieri Creativi, Antonietta Aida Caruso, con la testimonianza di Annarita Iammarrone, intima amica di Adele, che ha riportato ai presenti spaccati di vita condivisa emozionando la platea, inoltre si sono susseguite le testimonianze di Franco Rainone e Roberto Di Carlo con aneddoti afferenti al “fare comune” che li ha uniti in progettualità di spessore.
Tutte parole di grande stima nei confronti della compianta Adele Terzano. L’evento, nella suggestiva location dell’atrio di Palazzo Ducale, ha visto la presenza del gruppo musicale Subart, che con le musiche di Antonio Narducci, Michela della Penna e Carlo Di Giannantonio, ha dato un tocco sublime. Ma la recitazione egregia, di brani tratti da “A Magarèlle e i Quacquaraquà”, di Franca Sciarretta e Antonio Sisto hanno, non solo, ricondotto all’opera postuma di Adele, ma ricordato Adele nel suo essere artista ironica ed innamorata del territorio.
La conduzione della serata è stata di Graziella Vizzarri. Divertito e commosso il vasto pubblico presente, insieme a Paola, Cristina e Carla Pace, le tre figlie dell’autrice unitamente alla cara nipote Gaia, testimoni della grandezza di Adele Terzano.
Il testo dell’opera “A Magarèlle e i Quacquaraquà” – prodotto dai CANTIERI CREATIVI, impaginazione e disegni di Antonietta Aida Caruso, grafica della copertina di Carla Pace, trascrizione di Nicoletta Ciavarretta, – è stata l’ultima fatica della prof.ssa Terzano, docente di lingua francese, conservazionista di lingue e tradizioni popolari. Sin dal 1994 la Terzano si è impegnata per la salvaguardia del vernacolo traducendo in guglionesano “I fammene sapute”, la commedia di Molière “Les femmes savantes”. Nel 1996 ha scritto il testo teatrale “A cummare scuffeielle”, nel 2001 ha pubblica in guglionesano e francese “A cumbagne’ di scarpa sciúvete”, “La bandallegra”, “La jolie Bande”, scenette di vita paesana. Nel 2011 ha pubblicato la commedia “U spusalezie”. Nel 2019 ha conseguito Premio UNPLI “Salva la tua lingua locale”. Presente nelle antologie di arte visiva e poesia: “Hai visto? La stella polare!”, “Poesia senza tempo nel nostro tempo” e “Quando il dito indica il cielo”, prodotte dai Cantieri Creativi. Nel 2019 ha tradotto in dialetto guglionesano “Il Piccolo Principe, di Antoine De Saint-Exupéry. Nel 2020 ha curato con i Cantieri Creativi la pubblicazione di poesie e testimonianze in memoria di Giulio Rivera “Ciao Giu’”. Un bel momento intriso di cultura e memoria all’insegna delle emozioni.