MONTECILFONE. Il suono della banda inonderà questa mattina le vie del piccolo centro bassomolisano di origine albanese. E’ la vigilia della festa in onore di Sant’Antonio di Padova. Sì, perché a Montecilfone, a differenza delle altre comunità che celebrano il santo dei miracoli il 13 giugno, la festa si celebra qualche giorno dopo ed è l’occasione quest’anno, dopo il fermo imposto dalla pandemia, di ritrovarsi insieme uomini, carri ed animali per onorare con fede e devozione il santo di Padova.
E’ una festa molto sentita nel piccolo paesino, una festa che accomuna giovani, anziani, bambini e famiglie intere!
Infatti si realizzano per l’occasione stupende decorazioni e fantastici ornamenti per abbellire dei carri, che sono gli stessi usati tanto tempo fa per trasportare il raccolto dalle campagne fino in paese. La tradizione vuole che questi carri siano trainati da un paio di mucche e che rechino l’immagine del Santo di Padova per ringraziarlo ancora una volta della protezione sui campi e sugli animali.
La festa, come detto, inizia oggi venerdì. In questa “Vigilia” i carri si raduneranno alle 10.30 nei pressi della zona del Calvario. Di qui partiranno accompagnati dal quadro di sant’Antonio trainato dal carro della famiglia Volpe Giancarlo e Caprara Michele. Intorno alle 13.00 è previsto il raduno e la sosta presso il meraviglioso bosco Corundoli.
Questa sera, dopo la santa Messa e la supplica al santo, si snoderà per le vie del centro bassomolisano la processione con i carri che torneranno davanti al sagrato della chiesa di San Giorgio Martire per ricevere una prima benedizione. La serata proseguirà in maniera laica con un dj set in piazza Roma e le rituali cene tra i gruppi dei carri, restando svegli fino a tarda notte per custodire il carro e accudire le mucche.
Il sabato, giorno vero e proprio della festa, tutti i carri si radunano di mattina, verso le 10 presso il Calvario.
Qui si possono ammirare i carri e le mucche in tutta la loro bellezza. Infatti durante la notte e la mattina si è provveduto a terminare l’abbellimento dei carri con fiori e nastri ed è avvenuta la cosiddetta “vestizione” delle mucche.
Dal Calvario parte la sfilata fino a raggiungere la Chiesa di San Giorgio Martire. Qui, dopo la Santa Messa, i carri seguono la statua di Sant’Antonio in processione per tutte le vie cittadine. Tornati nuovamente nella piazza antistante la chiesa, ogni carro riceve la benedizione solenne accompagnato dal motivetto personale intonato dalla banda e, come da tradizione, compie 3 giri intorno alle vie che circondano la chiesa.
Successivamente ogni carro ritorna alla propria “base” e si pranza con le rispettive famiglie per poi aspettare le ore 17 per l’ultima sfilata. Il percorso sarà di nuovo, Calvario-Chiesa e si saluteranno tutti i fedeli con un arrivederci all’anno seguente.
La festa sarà scandita dal suono della banda, dallo spettacolo dei fuochi pirotecnici ma soprattutto dalle emozioni di quanti a Montecilfone e anche dai centri limitrofi si raduneranno per omaggiare, finalmente senza restrizioni Covid, il santo dei miracoli.
(Foto di Gianni Cieri e Pietro La Serra)