LARINO. ‘Se non ora, quando?’ Questo, lo slogan gridato al cielo dagli studenti che si sono ritrovati insieme all’Arma dei carabinieri e alle istituzioni per marciare insieme per la legalità, per ribadire con forza, con canti e parole, manifesti e foto, la necessità di garantire in questo nostro tempo che il concetto stesso di legalità non resti vuoto ma si riempia di contenuti quotidiani a vantaggio di tutti.
Successo senza precedenti in città per la marcia della legalità organizzata dalla compagnia carabinieri guidata dal capitano Christian Cosma Damiano Petruzzella d’intesa con il dirigente scolastico dell’Omnicomprensivo frentano Antonio Vesce e la partecipazione dell’ufficio scolastico regionale nella persona della professoressa Angela Di Fonzo, delle scuole del circondario, dei sindaci di Larino, di Guardialfiera, di Casacalenda e Santa Croce di Magliano. Presente anche il procuratore della Repubblica a Larino Isabella Ginefra e la dottoressa Vacca.
Una giornata per fare memoria anche delle tante vittime del dovere, cadute per far rispettare le leggi, per dare alla nostra Nazione un presente di legalità, vittime come don Peppe Diana, come i giudici Falcone e Borsellino, vittime come Lea Garofalo, Peppino Impastato e don Pino Puglisi, martiri in uno Stato che deve ancora fare i conti con le mafie e quelle sotto culture di sopraffazione e violenze che, loro gli studenti con forza hanno rinnegato.
La marcia è iniziata dalla caserma dei carabinieri in via Ernesto De Rosa, aperta dalla nuova Giulia assegnata ai militari frentani e dagli striscioni attestanti il contributo che Larino e il circondario oggi ha voluto dare a questo importante tema che riguarda tutti e nessuno escluso.
Variopinti e festanti, i ragazzi hanno alzato al cielo le loro voci, sorrette dai tamburi e ribadito la necessità che si faccia ora qualcosa, perché già domani è tardi.
La marcia si è snodata per le vie cittadine fino a raggiungere piazza del Popolo, la piazza antistante il palazzo di giustizia dove l’inno di Mameli e l’Inno alla Gioia cantato dal coro delle voci bianche della ‘Magliano’ diretto dai maestri Roberto Di Carlo e Oreste Sbarra ha introdotto gli interventi delle autorità che si sono dette soddisfatte dell’ottima riuscita della manifestazione che dimostra quanto sia importante nelle scuole, di ogni ordine e grado, ribadire sempre l’importanza della legalità. ‘Sono felice di vedervi qui – ha concluso la procuratrice – perché io sono fermamente convinta e condivo il pensiero di Gesualdo Bufalino, la mafia sarà sconfitta da un esercito di maestre. La legalità nasce dalla scuola e dalla capacità delle insegnanti di farvi capire cosa sia. Grazie all’Arma dei carabinieri”.