LARINO. L’inizio del maggio larinese, prima ancora che con la diffusione del calendario ufficiale delle feste, è stato scandito oggi con l’arrivo nel centro frentano di oltre 120 turisti che hanno letteralmente animato il borgo medievale oltre e, lo diciamo con orgoglio, il sito archeologico dell’anfiteatro e l’annessa area di villa Zappone.
Complice anche l’accordo di recente stretto tra l’amministrazione comunale e la Soprintendenza in questo 1 Maggio 2022 i siti sono aperti e la gente fin dalle prime ore della giornata ha avuto modo di visitarli, di visitare il passato di una Larino che fu centro importante e le cui vestigia restano a perenne memoria.
Due grandi autobus. Uno con i colori conosciutissimi della linea Flixbus ha portato a Larino grazie anche all’impegno della struttura ricettiva ‘Relais ai Dolci Grappoli’ ben settanta turisti austriaci che dopo l’immersione nel ricco panorama culturale larinese compreso tra i siti archeologici e le meraviglie del borgo si è concluso proprio con la visita alle Cantine D’Uva e il pranzo nella struttura ricettiva.
L’altro, invece, proveniente da Bari con altre 50 persone, le stesse che ieri hanno partecipato a Santa Croce di Magliano ai festeggiamenti per l’Ultimo sabato d’Aprile ed alla cerimonia di gemellaggio con la Pro Loco Quattro Torri del centro fortorino.
Qualcuno dirà: beh 120 turisti in un giorno cosa sono? Senza alcuna superbia, riteniamo che sia un numero davvero importante per la città frentana. Un numero che moltiplicato per i giorni estivi, per tutte le occasioni ‘rosse’ da calendario in un anno significano migliaia di turisti. Migliaia di non larinesi, di non molisani, che hanno la possibilità di conoscere il Molise partendo da Larino e dalle sue bellezze: villa Zappone ed il suo parco archeologico, la Cattedrale, il Palazzo Ducale, le vie del borgo con il primo seminario della cristianità, il museo civico e quelli dedicati al carnevale ed ad Aldo Biscardi. Solo per citare alcune delle mete più visitate.
Ecco perché è importante per la città stringere al più presto un duraturo accordo con la Soprintendenza che serva a rendere sempre fruibili i siti, ecco l’importanza delle strutture ricettive, ecco l’importanza delle associazioni. Il tutto per sviluppare quella cultura turistica che proprio grazie alle bellezze di Larino aspetta soltanto la mossa giusta dalle istituzioni.
Una mossa che potrà garantire lavoro alle attività presenti, scambi culturali, occasioni di futuro perché chi viene a Larino deve trovare anche il gusto di tornarvi, di consigliare ad altri di venire.
E’ solo il primo Maggio, ma come recita un antico adagio: chi ben comincia è a metà dell’opera.