LARINO. ‘Servire per cambiare vite promuovendo la salvaguardia ambientale’. Lo slogan rotariano permea di sé il nuovo progetto portato avanti dal club frentano, guidato dalla dottoressa Marina Bucci, un progetto che mira a promuovere la responsabilità civica favorendo l’educazione ambientale attraverso attività didattiche che sostengono, a loro volta, la conoscenza diretta dei prodotti della terra, la produzione alimentare biologica e la coltivazione di alimenti stagionali a km. zero.
Queste, le premesse dunque alla base del progetto dell’orto didattico tenuto, questa mattina a battesimo, nei terreni alle spalle dell’Istituto Tecnico Agrario alla presenza della stessa dottoressa Bucci, del past governatore Antonio Guarino, ma soprattutto alla presenza degli studenti, loro, i protagonisti che dovranno, accompagnati dai professori e tecnici del ‘San Pardo’ prendersi cura dell’orto.
Infatti, stando alla scheda progettuale che ha ricevuto anche il co-finanziamento da parte del Distretto del Rotary 2090, saranno gli studenti ad occuparsi della coltivazione dei prodotti biologici e delle piante officinali messe a dimora anche attraverso la realizzazione di un impianto a goccia e, nel prossimo futuro, anche di una serra.
All’inaugurazione dell’orto didattico era presente, questa mattina, in rappresentanza dell’intero Omnicomprensivo di Larino, la quinta A della scuola primaria San Leonardo insieme alle insegnanti. Gli studenti hanno avuto modo di ascoltare, come dire, la prima lezione ma anche mettersi alla prova con la messa a dimora delle prime piantine grazie alla disponibilità del tecnico dell’Itas Giose Barone.
Oltre all’Omnicomprensivo, il progetto del Rotary è sostenuto anche da un privato cittadino larinese che ha dato la disponibilità di un terreno, posto a confine con quello dell’Agrario, dove poter mettere a dimora altre piante.
“Gli obiettivi del progetto – ha avuto modo di affermare la dottoressa Bucci – sono la conoscenza da parte degli studenti del patrimonio delle biodiversità e la cultura del rispetto dell’ambiente e del risparmio idrico. Obiettivi che sono perfettamente collocati nelle finalità indicate dalla missione rotariana, quella della salvaguardia della natura che consentirà ai nostri ragazzi di riappropriarsi dei ritmi della natura producendo frutta e ortaggi a km zero, senza l’utilizzo di diserbanti e prodotti di sintesi. La garanzia dei risultati del progetto, che durerà un anno, è data dall’impegno e dalla professionalità espressa nel tempo dagli studenti e dai docenti dell’Itas San Pardo oltre che dai nostri soci che si occuperanno di seguire i lavori anche attraverso la realizzazione, nel corso del progetto, di materiale illustrativo delle varie fasi di realizzazione. E naturalmente dal ‘lavoro’ dei nostri studenti”, loro i protagonisti principali”.
Al via, dunque, da oggi l’orto didattico targato Rotary con lo scopo principale di dare ai giovani una prospettiva di miglioramento della qualità della vita che inizia proprio dalla coltivazione di quello che mangiamo.