LARINO. Parco di archeologico di Villa Zappone ed anfiteatro saranno aperti il 1 Maggio.
Lo si apprende dalla bacheca Facebook del primo cittadino larinese Giuseppe Puchetti che spiega i passaggi che dovrebbero portare, come del resto accaduto negli ultimi anni, la Soprintendenza a concedere i due siti per l’allestimento di eventi culturali.
Puchetti scrive “Grazie alla sinergia con la Soprintendenza il sito archeologico dell’anfiteatro e il parco di Villa Zappone sarà aperto il 1 maggio.
Nei giorni scorsi grazie alla disponibilità prestata dal personale in servizio a Larino come amministrazione siamo riusciti ad ottenere questo ulteriore risultato che consentirà ai turisti di poter visitare le nostre bellezze anche nella giornata che apre il mese di maggio.
Nei prossimi giorni incontrerò la Soprintendente per trovare insieme una soluzione che consenta di poter usufruire del sito anche la domenica.
Oltre all’apertura domenicale (si ricorda oggi il sito è aperto dal lunedì al sabato) l’incontro servirà anche a stilare un programma di appuntamenti culturali da svolgersi all’interno del parco durante l’estate.
Un impegno che va avanti dal 2019 e che anche con la pandemia in corso non è venuto mai meno nonostante le difficoltà legate soprattutto al personale. Quindi il 1 maggio i turisti troveranno l’area aperta e visitabile. La nostra speranza è quella di trovare la migliore soluzione per consentire ai turisti di poter accedere all’area tutti i giorni”.
Certamente una bella notizia. Avere a Larino siti così importanti e vederli chiusi fa sicuramente male.
Ma forse è giunto il momento realmente di trovare una sinergia giusta con la Soprintendenza, come dire, definitiva. Le meraviglie del parco archeologico devono rientrare in un vero e proprio progetto di valorizzazione ed utilizzo che non resti estemporaneo, non sia figlio di questa o altra amministrazione ma al contrario sia un qualcosa di stabilito, come dire, a priori investendo tutti gli Enti dalla Soprintendenza al Comune passando per l’assessorato regionale alla cultura, le associazioni locali. Una concertazione che miri non soltanto a fare il bene di Larino ma dell’intera regione.