LARINO. Un gesto assurdo quello messo in atto la scorsa notte che avrebbe potuto avere anche tragiche conseguenze se solo quei sassi, lanciati contro le finestre, verosimilmente dal parcheggio del vicino ospedale, avessero colpito uno degli anziani ospiti della Casa di Riposo ‘Achille Morrone’.
Fortunatamente nessun anziano è rimasto ferito ma in tanti sono stati letteralmente svegliati dal frastuono provocato dai vetri delle finestre andati in frantumi, si sono agitati perché è stata violata la loro ‘casa’.
Sulla pagina Facebook della Fondazione si legge “ Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli” Vangelo secondo Matteo.
Lanciare il sasso e nascondere la mano è un noto modo di dire che può riferirsi ad un agire di nascosto negando qualsiasi responsabilità. Qualcuno questa notte neghera’ a se stesso le proprie responsabilità per aver gettato diversi sassi verso le stanze della nostra Casa di riposo creando allarme e preoccupazione e causando anche danni. Azioni di chi è troppo ricco di spirito….. di chi è assolutamente da biasimare e denunciare. Così come è stato prontamente fatto ai Carabinieri. Nessuno osi toccare i nostri ospiti”.
Dalle notizie raccolte si è appreso che i carabinieri della locale compagnia sono stati, nelle scorse ore, nella Casa di riposo ed hanno sequestrato del materiale compresi alcuni dei sassi lanciati contro la struttura. I militari starebbero anche visionando le telecamere pubbliche e private che si trovano nelle immediate vicinanze dell’Achille Morrone per risalire all’autore, o agli autori dell’assurdo gesto.
La Fondazione formalizzerà una denuncia contro ignoti per il gesto assurdo e vile perpetrato ai danni della struttura, che ripetiamo, solo per circostanze fortuite non ha causato danni agli ospiti che certo non meritano, così come non lo merita la struttura che qualcuno la ‘ violenti’ magari per passare un sabato sera diverso.
Non puntiamo il dito contro nessuno, ma quel qualcuno, quelle persone che hanno agito farebbero bene a ravvedersi magari anche anonimamente chiedendo scusa a quelle persone che vivono nella casa di riposo che potrebbero essere i loro nonni, i loro genitori.
Le indagini sono in corso.