TERMOLI. Tutta la comunità diocesana ha partecipato questa mattina ai funerali di padre Luigi Russo, celebrati nella chiesa di San Francesco, gremita in ogni ordine di posto a riprova del grande affetto che legava il sacerdote originario di San Giovanni Rotondo a Termoli, ma diremmo meglio all’intera diocesi.
È toccato al cancelliere diocesano don Antonio Sabetta descrivere in tre momenti particolari la vita di padre Luigi Russo, mentre il presule Gianfranco De Luca che ha officiato la santa messa, concelebrata da quasi tutti i sacerdoti della diocesi, con tre icone nella sua omelia, ha collegato gli eventi luttuosi e dolorosi di questa ultima decade di marzo al dono dell’obbedienza, che ha contraddistinto il percorso vocazionale del custode per undici anni del Santuario della Madonna a Lungo, l’Eremo della Misericordia.
Negli interventi, durati assieme oltre mezz’ora e inframezzati dalle letture del giorno del Vangelo, emerso l’attaccamento delle persone e la benevolenza dei fedeli verso padre Luigi, capace nel suo ministero tra la gente di essere faro di speranza per chi quella speranza aveva perso.
Come si diceva, tantissima gente insieme ai rappresentanti delle istituzioni, hanno abbracciato idealmente padre Luigi e i suoi familiari.
Il corpo del sacerdote resterà a Termoli e sarà sepolto nella cappella di famiglia di don Antonio Lazzaro.