LARINO. Dura nota del Circolo del Pd di Larino guidato da Maria Libera Petriella dopo il consiglio comunale svoltosi lunedì pomeriggio in una sala consiliare piena in ogni ordine di posto con diversi cittadini anche fuori dalla stessa ad ascoltare la ‘discussione’ sulla questione relativa al terremoto dell’agosto del 2018. Questione legata sia ai fondi dell’autonoma sistemazione che a quella del pronto ripristino delle case danneggiate dal sisma.
Il comunicato recita testualmente “Nonostante i ripetuti tentativi messi in atto dalla maggioranza di Siamo Larino e dal suo organico riferimento, il Presidente del Consiglio Comunale, si è tenuta la discussione in consiglio dell’interrogazione della capogruppo PD Alice Vitiello sui finanziamenti del sisma 2018. Dall’intervento è emerso che hanno beneficiato dei contributi per il sisma, senza averne titolo, il Sindaco ed i suoi parenti, nonché i parenti di un altro consigliere comunale. Durante la discussione della consigliera PD è venuta fuori quella verità che si è tentato di nascondere per tanto tempo e che invece è emersa in maniera inequivocabile dai documenti amministrativi inerenti l’assegnazione dei contributi di autonoma sistemazione e di pronto ripristino.
Al di là dei contenuti che saranno oggetto di opportune e dovute valutazioni da parte degli organi preposti, siamo costretti ad evidenziare, inoltre, come all’interno del consiglio comunale vengono usati pesi e misure diversi a seconda del consigliere che deve prendere la parola. Istintivamente tale colpa andrebbe attribuita al Presidente del Consiglio dott.ssa Iolanda Giusti che ha tentato di ostacolare in ogni modo l’intervento della Capogruppo PD, ma riflettendo bene il suo più grande errore è quello di avere svuotato il ruolo del Presidente del Consiglio, che deve essere super partes, mettendo in evidenza la totale mancanza di autonomia politica ed istituzionale. Tale aspetto è venuto fuori in modo neanche troppo velato proprio durante il consiglio comunale quando la stessa accettava suggerimenti dal Sindaco e dal Segretario su come doveva gestire la discussione.
Alla luce della gravità dei fatti emersi verrà presentata una mozione di sfiducia al Sindaco.
La nostra Larino non merita un’amministrazione inadeguata e votata solo agli interessi personali mentre il paese arretra ogni giorno di più a livello sociale, economico, demografico, con perdita di ruolo e riferimento territoriale, ed il consiglio comunale vede svilita la sua funzione di programmazione e di progettualità per essere ridotto a luogo e momento di ratifica di atti decisi dalla Giunta”.