LARINO. Nel giorno dedicato all’Immacolata Concezione, al termine della solenne liturgia della mattina, il parroco don Claudio Cianfaglioni ha benedetto, tra lo stupore dei larinesi presenti, il meraviglioso presepe realizzato nel cortile interno della cattedrale di Larino.
Un’opera dove i materiali poveri, come la tela per i sacchi e le reti metalliche opportunamente sagomate hanno reso plastici, quasi come fossero personaggi reali, i protagonisti della storia più straordinaria del mondo: la nascita del Cristo bambino in una capanna di Betlemme.
Un presepe che negli ultimi anni è stato esposto in varie località italiane da Francavilla al Mare fino ad Ischia che è giunto a Larino per volontà dell’associazione Car larinese del presidente Giuseppe Petriella che ha voluto così rinnovare l’impegno natalizio della sua associazione curando nei minimi particolari la posa in opera dell’intero quadro della natività.
Soltanto da vicino il turista, i larinesi che andranno a visitarlo si renderanno conto che quei personaggi sono in realtà riproduzioni a misura d’uomo dei protagonisti dei primi giorni di vita del Cristo. Dall’angelo che sovrasta la scena al pastore con la sua pecora passando per i Magi, tutto porta a quella culla scaldata da un bue ed un asinello dove una mamma e un papà si prendono cura di un piccolo appena nato.
Uno splendore arricchito da tutto l’allestimento a partire dalla capanna dove la scena della natività è collocata.
Potremmo, senza ombra di smentite, definire il presepe all’interno del cortile della cattedrale frentana, una vera e propria opera d’arte che ben si sposa con la sacralità dell’ambiente circostante e senza dubbio rende ancora più magico questo tempo di Avvento. Fermarsi davanti a quella capanna certamente creerà stupore e meraviglia.