LARINO. Ha lasciato il segno l’incontro con Adele Fraracci, tenutosi a Palazzo Ducale lo scorso venerdì per presentare l’ultimo libro dell’autrice “Filosofia è donna e cosmopolita”.
L’incontro che, rientra in “Percorsi in Biblioteca” promosso dal Lions club e Comune frentano, ha annoverato nel suo itinerario un momento di confronto e di elevato spessore, ove i relatori hanno dato vita ad un dialogo costruttivo ed armonioso volto alla condivisione della filosofia in tutte gli spaccati di vita in cui l’uomo si sperimenta.
L’evento patrocinato dall’Omnicomprensivo scolastico di Larino è stato registrato dagli studenti della WEBTV del Liceo “F. D’Ovidio”.
A coordinare il dialogo tra i relatori Graziella Vizzarri che, dopo i saluti del socio fondatore del Lions club Larino Pasquale Gioia, del sindaco Giuseppe Puchetti e Antonio Vesce, dirigente scolastico dell’Omnicomprensivo, ha aperto i lavori interloquendo con l’autrice Adele Fraracci.
Un confronto discorsivo in cui Adele Fraracci ha riportato l’intento del suo saggio, quello di rendere la filosofia fruibile a tutti e far sì che diventi strumento collettivo per ricondurre la società a pensare, a ragionare privandosi di stereotipi dannosi. Un viaggio nel mondo, il saggio “Filosofia è donna e cosmopolita”, attraversando il tempo ed i luoghi che ci riporta ad una chiara riacquisizione dei saperi, della conoscenza propedeutica al seguire il proprio flusso di coscienza spogliandosi dall’eccesso nocivo e dalla dispersione dell’essere; fautrice della democrazia come grande atto di coscienza. La filosofia, ricorda la Fraracci, fornisce gli strumenti per affrontare le sfide nella complessità dell’era che viviamo fornendoci grandi occhi e consapevoli che, essa ha già dato risposte a molti quesiti, bisogna solo rifletterci e contestualizzarle mettendo a frutto l’intelligenza di ognuno.
Un concetto, questo, rafforzato dall’intervento del professor Giuseppe Manes, docente di storia e filosofia del Liceo “F. D’Ovidio”. Manes ha disquisito sul ruolo della scuola ed il proprio approccio nell’insegnamento della filosofia portatrice di un riappropriarsi dei valori fondamentali. Il ruolo del docente come promotore di una fiammella perpetua fautrice della valorizzazione dell’alunno nella sua interezza di persona, insegnare a pensare senza dogmi e stereotipi sperimentandosi nel contesto sociale. Significativo l’intervento di Desirée D’Ambrosio, alunna del 5° liceo scientifico “F. D’Ovidio”, che ha condiviso con i presenti la sua passione nei confronti della filosofia ed il valore della stessa nella pratica quotidiana e nella costruzione della persona. Una riflessione propositiva, la sua, lungimirante e schietta supportata dalla presenza cospicua di alunni dell’Omnicomprensivo; un rimarcare l’impegno della scuola ed il ruolo incisivo che essa ha nel formare la società del presente e del futuro.
Nel lungo tragitto “Filosofia è donna e cosmopolita” si accompagna, oltre a frammenti del pensiero filosofico dei tanti filosofi che hanno fatto la storia, anche della Costituzione italiana. Proprio sulla Costituzione, l’avvocato Annibale Oreste Campopiano ha iniziato la sua relazione passando per spaccati della politica, le pari opportunità, l’impegno che la società deve concretizzare in azioni affinché si giunga ad una giustizia sociale, un’equità reale. Campopiano ha rimarcato l’importanza del ridar vita alla Costituzione, alla “forza” dei suoi contenuti lungimiranti ed attuali, fonte inesauribile di riflessione e documento da condividere con ogni cittadino. Riporta, inoltre, un passaggio del saggio legato alla figura di Piero Calamandrei. Un intervento immediato ed incisivo ed un invito affinché la polis torni ad essere protagonista.
Un dialogo costruttivo ricco di contenuti attuali, di riflessioni incisive affrontati con eccelsa competenza dai relatori. “Filosofia è donna e cosmopolita” ha fatto da filo conduttore in un dialogo attivo, che sicuramente va ripreso e sviscerato nei suoi percorsi. Il saggio sottolinea che la filosofia, senza se e senza ma, è anche pratica, come Aristotele ha indicato nella sua Enciclopedia del sapere, dove fissa l’etica e la politica come scienze pratiche. Essa è un modo di essere e di fare ed il saggio di Adele Fraracci si presenta come una bussola di orientamento, di ottima lettura, fruibile a tutti: un libro che ha molto da dare.
“Dedicato con fiducia, ai giovani, che hanno dinanzi a loro tante sfide e per affrontarle hanno bisogno di riflettere sulle radici comuni e puntare su alcune scommesse. L’idea è che ne saranno all’altezza. La solidarietà possa essere la loro parola d’ordine da far vibrare di leggerezza in società”.
La dedica dell’autrice rivolta ai giovani è un messaggio di grande speranza, il riaffermare che i giovani sono il più grande investimento umano su cui la società deve puntare.