LARINO. Grande successo ha riscosso l’incontro sul “Ricordo di Dante a 700 anni dalla sua morte” organizzato congiuntamente dalle associazioni larinesi ROTARY e F.I.D.A.P.A.
La sala “ Freda” del Palazzo ducale era affollata, sempre nel rispetto delle norme Covid, di tanti partecipanti che, in un silenzio carico di attenzione, hanno ascoltato il susseguirsi delle relazioni. La dottoressa Marina Bucci, presidente del Club Rotary Larino ha introdotto l’argomento, spiegando le motivazioni che avevano indotto le due Associazioni a celebrare il Sommo Poeta; la professoressa Mariella De Rosa ha ricevuto la standing ovation del pubblico per la sua relazione dal titolo “donne ch’avete intelletto d’amore” in cui ha illustrato le donne celebrate da Dante arricchendo il suo colto parlare con la proiezione di celebri dipinti che rappresentavano quelle donne stesse; la professoressa Maria Giovanna Civitella ha raccolto applausi a scena aperta per la sua espressiva recitazione, fatta a memoria, del terzo canto dell’Inferno.
Ultimo relatore il preside Antonio Mucciaccio ha creato una grande attesa, quasi da giallo, sul personaggio autore del “gran rifiuto”, concludendo che, a giudizio di alcuni, l’autore del gran rifiuto non sia stato Celestino V, come tutti pensano, ma Ponzio Pilato, che rifiutò di prendere una decisione sulla sorte di Gesù.
Tra le relazioni ci sono stati due fuori programma: il ricordo, fatto da Napoleone Stelluti, della Società Dante Alighieri di Larino e l’omaggio di una targa di riconoscimento da parte del Club Rotary Larino al Signor Lillino Macchia per la sua operosità e per avere, primo commerciante tra tutti, aperto un piccolo supermercato sul Piano San Leonardo dando inizio allo sviluppo economico e commerciale in quella zona di Larino