LARINO. Si è tenuta, questa mattina, presso la Casa Circondariale di contrada Monte Arcano, si la cerimonia della consegna dell’Albero di Falcone in collegamento diretto con altre consegne nazionali, tra cui quella presso il carcere Ucciardone di Palermo.
Presenti il comandante della stazione dei Carabinieri Biodiversità di Isernia Ten. Federico Paduano, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Larino, i Carabinieri del Nucleo Forestale di Isernia, i carabinieri della compagnia di Larino, il Direttore del Carcere di Larino- Dott.ssa La Ginestra, il Dirigente Scolastico: Prof. Antonio Vesce anche in rappresentanza dell’amministrazione frentana, e naturalmente gli studenti della sezione Carceraria. Presente anche il professore Colavita dell’Università degli studi del Molise.
Un evento dal grande spessore morale e dalla forte risonanza simbolica.
Gli studenti della sezione carceraria dell’Istituto Omnicomprensivo di Larino hanno aderito già dall’ a.s. 2019/2020 ai bandi per la salvaguardia ambientale dei Carabinieri Forestali; si è trattato di un laboratorio didattico-esperienziale primo nel genere in collaborazione tra Carabinieri Forestali e studenti in regime di restrizione. Gli studenti dell’Istituto Agrario del Carcere di Larino, hanno avviato così il laboratorio ambientale I. CA.Re. – “io me ne occupo” con una serie di attività in rete con i Carabinieri Forestali sul territorio nazionale.
Il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità ha avviato le procedure per la duplicazione e distribuzione dell’Albero di Falcone, fulcro di un brillante progetto di educazione alla legalità ambientale, il Progetto Nazionale “Un albero per il futuro”, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica.
“Un albero per il futuro” prevede la donazione e messa a dimora nelle scuole italiane di circa 500mila piantine nel triennio 2020-2022: a tutt’oggi sono quasi 900 gli Istituti scolastici che hanno aderito e intrapreso questo percorso verso la consapevolezza dell’importanza degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici e la conservazione ambientale con il supporto dei Carabinieri della Biodiversità.
L’offerta di specie vegetali autoctone da consegnare agli studenti si è arricchita, dallo scorso aprile, di un albero simbolo dell’impegno verso lo Stato e la lotta alle mafie: l’Albero del giudice Giovanni Falcone. Alcune gemme del famoso Ficus macrophillacolumnarismagnoleides che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia, infatti, sono state prelevate grazie alla collaborazione fra Carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale (CNBF) di Pieve Santo Stefano (AR).
I primi istituti scolastici a riceverle saranno quelli intitolati al Giudice in Sicilia e in tutta Italia che si stimano in 108 istituti tra Primarie, secondarie di I e II grado, tra cui l’Istituto Omnicomprensivo di Larino- con la consegna presso la sede carceraria di Larino. Pur non essendo intitolato al giudice Falcone, il Ficus è stato donato all’Istituto Omnicomprensivo “A. Magliano” in segno di riconoscimento del lavoro svolto nell’ambito del laboratorio “I.CA.Re “ degli studenti in regime di limitata libertà.
Questi alberi contribuiranno a formare il “Grande bosco diffuso” formato dalle giovani piante messe a dimora da tutti gli studenti e che sarà visibile su un’apposita piattaforma web che monitorerà la crescita e lo stoccaggio di CO2.
La presenza dell’Albero di Falcone concorre a sensibilizzare la comunità scolastica e penitenziaria al tema dell’impegno sociale, ma anche all’importanza della salvaguardia ambientale.