CAMPOBASSO. Questa mattina tutte le massime Autorità civili e militari locali hanno raggiunto Piazza della Vittoria dove si è svolta la solenne Celebrazione commemorativa del 4 novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, alla presenza di tutte le Forze Armate, con un Picchetto interforze schierato al Monumento ai Caduti. La Cerimonia è proseguita con gli Onori militari resi al Prefetto Cappetta, accompagnato dal Capo Ufficio Affari Territoriali Presidiari del Molise e con l’Alzabandiera.
Si è poi proceduto alla deposizione delle Corone di alloro: una portata da due Allievi Agenti della Polizia di Stato, è stata deposta al centro, davanti al Monumento ai Caduti, dal Prefetto di Campobasso, Francesco Cappetta, accompagnato dal Presidente della Regione Molise, Donato Toma, dal Sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, e per la Provincia di Campobasso, dal Vice Presidente, Alessandro Amoroso. Una seconda corona è stata deposta dai Comandanti Militari delle Forze Armate e della Guardia di Finanza, mentre la terza dal rappresentante dell’Associazione Nazionale Alpini, accompagnato dal Vice Presidente del Consiglio regionale, Gianluca Cefaratti, e dal Questore di Campobasso, Giancarlo Conticchio. A causa del maltempo la cerimonia è proseguita presso la Sala della Costituzione della Provincia di Campobasso, dove il Prefetto ha dato lettura del messaggio ufficiale del Presidente della Repubblica, mentre il Capo Ufficio Affari Territoriali Presidiari del Molise, ha letto quello del Ministro della Difesa.
“Campobasso, come altre città italiane, ha conferito al Milite Ignoto, nel centenario della traslazione nel sacello dell’Altare della Patria, la cittadinanza onoraria. – ha ricordato il sindaco Gravina – Lo ha fatto aderendo alla proposta del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia ma soprattutto lo ha voluto con convinzione dimostrando, in tutte le sue componenti, un senso dello Stato e del riconoscimento verso chi ha sacrificato la propria vita per esso, forte e vitale.
Gli onori che giustamente tributiamo alle nostre Forze Armate nascono non solo dal sacrificio estremo e dagli atti eroici, – ha aggiunto Gravina – ma dalla loro presenza costante che avvertiamo al nostro fianco, quotidianamente, e sulla quale sappiamo di poter fare affidamento per superare tutti i momenti più difficili della nostra nazione.
Le guerre non hanno condotto le generazioni che le hanno dovute subire verso una vita migliore, ma bensì le hanno costrette a vivere sulla propria pelle e su quella dei propri cari drammatiche esperienze. La storia ci conferma, invece, – ha detto Gravina – quanto sia necessario affrontare i conflitti nazionali e internazionali attraverso il dialogo, l’ascolto e la volontà di ricercare soluzioni che nascono dal presupposto della convivenza con l’altro, una convivenza pacifica, l’unica in grado di generare frutti e non morti.
Il giorno dell’unità di un popolo e di una nazione può davvero essere festeggiato come merita solo se la convinzione che la vita, quella sacrificata da tanti per la nostra Repubblica, è la vera ed unica risposta che insieme come popolo vogliamo dare, abbracciando questo valore con coraggio e diventando ognuno di noi, con il nostro operato, costruttori di pace.”
A conclusione della cerimonia è stata consegnata, come previsto dalle direttive del Ministero della Difesa di concerto con il Ministero dell’Istruzione, la bandiera nazionale all’Istituto Comprensivo “D. Alighieri” di Ripalimosani, individuato dall’Ufficio Scolastico Regionale, che ha partecipato alla cerimonia con la classe quarta della Scuola Primaria.