LARINO. Rendiamo accessibili i trasporti pubblici molisani alle persone con disabilità, è la petizione lanciata sulla piattaforma change.org da Arianna Altieri, giovane studentessa universitaria di Larino.
“Ciao a tutti mi chiamo Arianna, sono una studentessa universitaria del Molise e il mio diritto alla mobilità viene negato ogni giorno.
Dovete sapere che, a causa della mia disabilità motoria gli spostamenti, per me, risultano complessi: non posso guidare una macchina e devo affidarmi al trasporto pubblico della mia Regione. Una modalità, questa, che risulta non poco complessa. Qui in Molise non ci sono trasporti pubblici garantiti alle persone con disabilità perché, anche laddove i mezzi sono predisposti al carico di una sedia a rotelle, mancano figure adibite alla gestione della salita e della discesa dei passeggeri in questione.
A tal proposito anche gli autisti delle aziende di trasporto regionali sostengono di non essere loro i responsabili di queste operazioni e, quindi, nonostante siamo nel 2021, a farne le spese in questa Regione siamo sempre e comunque noi persone con disabilità. Una persona con disabilità che non dispone di mezzo proprio non è autonomo e se non ha la disponibilità economica per sostenere servizi di assistenza sanitaria privati è ancora più penalizzata dell’impossibilità di avvalersi dei mezzi di trasporto pubblico.
Tutto questo è stato documentato da un servizio del telegiornale regionale, dove alcuni autisti spiegano come funziona, anzi, non funziona, il trasporto pubblico per le persone disabili.
Ecco perché ho deciso di lanciare questa petizione, perché non sono la sola a soffrire di questo disagio, e sono stanca di tacere. Voglio sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo questa vergognosa situazione e far arrivare la campagna agli organi competenti e alle persone responsabili del trasporto pubblico in Molise.
Tu sei con me? Ti chiedo di firmare e sostenere la mia battaglia, affinché il sacrosanto diritto alla mobilità di tante persone con disabilità non venga più negato qui in Molise. (Qui la petizione https://chng.it/FcTrmxq4).
Piena solidarietà e sostegno alla petizione lanciata da Ariana è giunta da Cittadinanzattiva e più in generale alle persone con disabilità e in genere alle persone con fragilità, “per le quali – scrivono quelli dell’associazione – ci attiviamo da sempre, per sollecitare le istituzioni ad adeguare il sistema dei servizi alla persona, alla normativa di legge.
Molte le persone con ridotte capacità motorie, visive o uditive si trovano ad essere ancora discriminate. Nella nostra regione sono ancora presenti tante barriere architettoniche, nonostante le leggi impongono l’eliminazione. L’art.26 della L. 104/92 attribuisce alle Regioni le modalità con le quali i comuni dispongono gli interventi per consentire a tutte le persone diversamente abili, la possibilità di muoversi liberamente sul territorio, usufruendo delle stesse condizioni dei cittadini, dei servizi di trasporto collettivo adattati o di servizi alternativi. L’eliminazione delle barriere architettoniche è un diritto del cittadino sancito dalla Costituzione, che determina tre condizioni: l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilita’.
Nel Molise ci sono 1171 ragazzi con diversa abilità, dato riferito a.s. 2019/2020, senza contare poi anche di persone anziane che hanno difficoltà di deambulazione.
Il mancato accesso ai servizi urbani crea il maggior disagio alla qualità di vita delle persone con diversa abilità. Vuol dire rinunciare al proprio progetto di vita, intesa come la definizione di un percorso sociale, di studio, di lavoro e di tempo libero. È paradossale che con questi numeri non si è mai pensato di trovare soluzioni per garantire alla persona diversamente abile, di poter accedere in un autobus o treno in totale autonomia.
Arianna ha un sogno, viaggiare con i mezzi pubblici , perché è piena di entusiasmo e ha voglia di conoscere le altre diversità, perché per lei sono un valore aggiunto. Determinata inoltre a lottare fino a quando verranno abbattute le barriere fisiche e mentali, prima ancora di quelle architettoniche.
Diversità come ricchezza e non come una minaccia. Cittadinanzattiva invita le Istituzioni a trovare soluzioni che siano conformi alle disposizioni di legge relative alle barriere architettoniche”.