LARINO. Riceviamo e pubblichiamo con piacere l’intervento del responsabile dell’archivio storico diocesano e biblioteca Giuseppe Mammarella in occasione del decimo anniversario della forma attuale dell’ importante istituzione diocesana.
Mammarella ricorda ”Ricorre oggi il decimo anniversario (2011 – 29 ottobre – 2021) della inaugurazione, nella forma attuale, dell‟Archivio Storico Diocesano di Termoli- Larino.
Quella solenne cerimonia fu presieduta dal Cardinale Giovanni Battista Re, allora Prefetto emerito della Congregazione per i Vescovi e dal 20 gennaio 2020 Decano del Collegio Cardinalizio.
Dichiarato, da tempo, di “notevole interesse”, è costituito da materiale documentario utilissimo per la ricostruzione della storia religiosa e politica di un‟ampia zona e per la conoscenza dello sviluppo civile, sociale e culturale delle stesse popolazioni.
Interessa un‟area considerevole come l‟attuale Basso Molise, la Puglia settentrionale e le Isole Tremiti che hanno fatto parte della diocesi di Larino fino al 1938.
Per disposizione del Vescovo mons. Gianfranco De Luca, è riunito in un‟ala dell‟episcopio di Larino, appositamente ristrutturata, e comprende le due sezioni (divise per fondi) appartenenti, rispettivamente, alle due ex diocesi di Termoli (sec. X) e Larino (sec. V) che dal 30 settembre 1986 formano l‟attuale realtà di Termoli- Larino.
Gran parte del materiale documentario contenuto in quella di Termoli appartiene ai secoli XIX e XX ed è costituita anche da un numero considerevole di documenti riguardanti la diocesi di Larino poiché il primo vescovo, mons. Oddo Bernacchia, che governò contemporaneamente (dal 1924) le due sedi per quasi trentasei anni, dimorò nella città adriatica.
La sezione di Larino, invece, si può dire, sintetizzando, che raggruppa fondi come quelli della curia, delle parrocchie e del seminario a cui è stato recentemente aggiunto quello del capitolo cattedrale. La sezione di Larino, inoltre, custodisce materiale molto ricco del periodo compreso tra i secoli XVI (epoca del Concilio di Trento) e XIX ed abbraccia anche un fondo pergamenaceo notevole costituito, tra l‟altro, da bolle, brevi e lettere che interessano quasi tutto il secondo millennio.
Nella sezione di Termoli si conservano anche i superstiti documenti della soppressa diocesi di Guardialfiera (istituita nell‟XI secolo ed accorpata a quella della città adriatica in seguito al Concordato borbonico del 1818).
Nella sezione di Larino sono custoditi quasi tutti gli atti dei ventuno Sinodi, di cui si ha memoria, celebrati nella diocesi larinese dalla metà del Cinquecento ai primi anni Quaranta del Novecento (quattro di essi sono anche a stampa). Attraverso le regole dettate dai Sinodi di Larino è possibile conoscere con estrema chiarezza, la vita ecclesiastica e civile delle popolazioni di una vasta area compresa, in particolare, tra i fiumi Biferno e Fortore.
Entrambe le sezioni comprendono anche un corposo fondo dell‟anagrafe ecclesiale.
All‟Archivio è annessa una Biblioteca di testi antichi tra cui spiccano diversi volumi del 500 e del 600. Non mancano, inoltre, opere che interessano, in particolare, il territorio della ex diocesi di Larino, date alle stampe tra il XVIII ed il XIX secolo. Di recente si è arricchita, grazie a diverse donazioni tra cui una nutrita serie di volumi, in prevalenza di carattere giuridico, appartenenti al periodo compreso tra la seconda metà dell‟Ottocento e gli anni Trenta del Novecento e di una preziosa Bibbia in quattro volumi tradotta dall‟Arcivescovo di Firenze mons. Antonio Martini negli anni 1769-1776 ed edita da Francesco Pagnoni di Milano.
Il “nuovo” Archivio Storico Diocesano è stato intitolato a mons. Giovanni Andrea Tria (senior), Vescovo di Larino dal 1726 al 1741, autore, tra l‟altro delle note Memorie storiche civili ed ecclesiastiche della città e diocesi di Larino…date alle stampe a Roma nel 1744. Mons. Tria vantava una personalità riformatrice, vigorosa e decisa, tanto da essere considerato uno dei maggiori personaggi vissuti del Settecento.