LARINO. 32 utenti disabili o non autosufficienti attendono ormai da qualche mese che i servizi loro dedicati siano riattivati, ma al momento purtroppo, stando a quanto si legge nella comunicazione del presidente dell’Ambito sociale di Larino, il sindaco frentano Pino Puchetti, solo quelli del centro di servizi ‘Il Melograno’ sono assicurati, ma solo perché l’amministrazione locale è intervenuta. A San Martino in Pensilis e Santa Croce di Magliano invece i servizi risultano sospesi dallo scorso luglio.
Proprio per cercare di risolvere questa situazione che sta provocando non pochi problemi agli utenti e alle loro famiglie il presidente Puchetti ha inviato una lettera al governatore della regione Donato Toma, all’assessore regionale alle politiche sociali Filomena Calenda e al responsabile del servizio programmazione politiche sociali della Regione Molise Alessandro Cappuccio, chiedendo di attivarsi per il finanziamento degli interventi legati ai disabili e alle persone non autosufficienti.
Nella comunicazione inviata alla stampa Puchetti scrive “a causa della carenza di risorse, l’Ambito, suo malgrado, si è visto costretto a sospendere, dopo che aveva assicurato in forma ridotta il servizio nei mesi di giugno e luglio, lo scorso il 31 agosto, tutti i servizi territoriali che ricordiamo comprendono: le attività del Centro di Servizi il ‘Melograno’ con ben 14 utenti, il Cse di Santa Croce di Magliano con 9 utenti e il Cse di San Martino in Pensilis con altri 9 utenti. Le famiglie dei soggetti coinvolti, insieme agli operatori impegnati, stanno da tempo chiedendo lumi circa i tempi di riattivazione dei servizi ed hanno rappresentato alla responsabile dell’Ambito una preoccupante regressione dei propri congiunti.
Come Comune di Larino ci siamo impegnati ad assicurare i servizi del Centro ‘Il Melograno’ con risorse comunali anche per i mesi di Settembre ed Ottobre.
Non conoscendo però i tempi necessari all’attivazione della nuova programmazione del Fondo non autosufficienza 2020, ho chiesto, nell’interesse generale dell’utenza finale e a tutela della salvaguardia dei livelli occupazionali interessati, di assegnare all’Ambito di Larino la quota spettante posta a carico del cofinanziamento regionale così da poter approntare tutte le procedure utili al ripristino immediato del servizio”.