LARINO-GUGLIONESI. Si sono celebrati questo pomeriggio alle 18 i funerali della professoressa Adele Terzano vogliamo pubblicare un ricordo scritto con il cuore da Graziella Vizzarri, lei che ha desiderato con forza donare alla prof la cittadinanza onoraria di Larino.
Vizzarri scrive;”Ho avuto il piacere di conoscere la professoressa Adele Terzano tanto tempo fa, tra i suoi alunni in qualità di docente attenta alla valorizzazione dello studente in tutte le sfaccettature.
Una meravigliosa conoscenza la nostra, che si è subito intrisa di stima e affetto reciproco. Il tempo ha fatto crescere il rapporto nel desiderio di “fare”, grazie alla creatività e determinazione di Adele nel valorizzare i territori e le persone. Il suo instancabile lavoro dedicato al mettere in rete i saperi promuovendo la conoscenza, ha fatto di lei una risorsa portentosa per tutto il nostro territorio.
Il mese scorso abbiamo fortemente voluto renderle merito con la Cittadinanza onoraria del Comune di Larino. Un’acclamazione unanime rafforzata dalle testimonianze di cittadini che hanno avuto l’opportunità di conoscerla, con la consapevolezza che lei meritava molto di più.
Ad Adele Terzano va riconosciuta l’attenzione che ha sempre rivolto alla nostra cittadina frentana, l’innamoramento della nostra cultura di comunità, delle nostre tradizioni, come il canto della Carrese di San Pardo di cui si è fatta portavoce in Campidoglio, la nostra festa del Patrono, i nostri giovani di cui ha curato non solo l’aspetto didattico, ma quello pedagogico che mette in relazione talento ed opportunità passando per la libertà di espressione.
Di Adele ricorderemo per sempre la passione che le abbiamo visto vivere con fervente determinazione nel promuovere iniziative sul territorio e per il territorio, tanto erano il suo attaccamento e la sua passione.
Il suo era un progettare continuo con particolare attenzione alla persona e trascinante nelle sue idee. Non potevi dirle di no, troppo era l’entusiasmo collaborativo.
Il suo impegno è tangibile nelle nostre comunità. Molto ci ha lasciato in eredità: prima di andar via ha dato a ognuno dei compiti a casa, come era usuale dirci. Ci ha lasciato una miriade di progetti che porteremo a conclusione con amorevolezza e convinzione, ma soprattutto ci ha lasciato quel “fare” vulcanico e l’amore per il prossimo, per i più fragili; questo è il patrimonio immenso di un’eredità collettiva.
Adele, proseguiremo il tuo lavoro, spesso svolto anche di trincea, con la stessa amorevolezza, soffermandoci sui tuoi saggi insegnamenti e faremo del tuo entusiasmo il nostro entusiasmo, della tua umanità la nostra umanità.
A rivederci Adele!”