LARINO. Una bellissima esperienza è quella che hanno vissuto i Napulammore al Meeting di Rimini. Il 23 agosto nella Sala Ravezzi della Fiera nuova di Rimini si è tenuto l’evento di Spirto Gentil, intitolato “mandulinata ’a Napule “. Hanno partecipato in sala il prof. Pier Paolo Bellini, professore associato di scienze della comunicazione e di sociologia della musica dell’Università del Molise, il giornalista, ing. Giuseppe Corigliano, fino al 2011 portavoce della prelatura dell’Opus Dei, e il trio molisano (Osvaldo Caruso alla chitarra, direttore e arrangiatore del trio, Francesco Santoro alla voce e alle tammorre e Marco Adovasio al mandolino); ha contribuito a distanza, con tre videomessaggi registrati, il musicista Ambrogio Sparagna, esperto di musica popolare.
Il Meeting ha costituito uno degli avvenimenti più importanti a cui hanno partecipato i Napulammore.
Il gruppo, nato nel 2013, è stato diretto e guidato, a partire dal 2016, dal maestro Osvaldo Caruso, che ha posto le basi per una crescita professionale dei componenti, permettendo loro di emanciparsi da un modo di fare musica dilettantistico. Ha riarrangiato e adattato il loro repertorio, a sonorità e ritmi moderni, che non perdessero il legame costitutivo con quelli della tradizione napoletana. In questo modo i Napulammore si son fatti conoscere per il loro brio e vivacità di esecuzione, caratteristiche che li hanno portati alla ribalta sulla scena nazionale. La chitarra orchestrale e polifonica di Osvaldo Caruso, il suono caldo e appassionato del mandolino di Marco Adovasio e la voce potente e sensuale di Francesco Santoro, capace di rendere la bellezza delle canzoni napoletane, hanno aiutato il pubblico del Meeting ad immergersi nella bellezza della musica popolare napoletana.
L’evento del 23 agosto ha costituito un riconoscimento del lavoro profuso in questi anni: il pubblico si è coinvolto appassionatamente e ha applaudito calorosamente il trio e il prof. Corigliano e il prof. Bellini, l’uno con la sua capacità amabile e divertente di ricreare la storia e il contesto in cui sono nate le celebri canzoni napoletane, trasformando l’atmosfera in sala in un clima familiare, l’altro con la sua capacità di cogliere la bellezza e le profondità dei testi delle canzoni, che sono ormai un patrimonio universale irrinunciabile e imprescindibile per la cultura poetica e musicale.
Il video dell’ evento, per chi volesse, può essere rivisto al link sotto riportato: