GILDONE. Nelle prime ore dell’alba, a seguito di una richiesta di intervento pervenuta alla Centrale Operativa dei carabinieri di Campobasso per una lite scaturita per futili motivi, i carabinieri della Stazione di Jelsi , competenti per territorio, intervenivano in Gildone.
Giunti sul posto i militari si interfacciavano con il richiedente il quale, inizialmente collaborativo, improvvisamente mutava il proprio atteggiamento dando in escandescenza e scagliandosi con calci e pugni contro la porta d’ingresso dell’abitazione del suo rivale, un amico di famiglia col quale aveva avuto poco prima un’altra accesa discussione; solo l’intervento pronto e reattivo dei carabinieri, che riuscivano a bloccare il più agitato, scongiurava una nuova colluttazione tra i due.
F.S., di anni 41, lo stesso che aveva chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, vistosi bloccato dai militari operanti, sbracciandosi, riusciva a divincolarsi allontanandosi di pochi metri dai militari che cercava poi di colpire con delle grosse pietre scagliate con violenza contro di loro.
Atteso il momento giusto per intervenire nuovamente e in moto risolutivo, salvaguardando al contempo l’incolumità dello stesso soggetto ormai in forte stato di agitazione e di altre persone presenti in loco, i militari della Stazione e quelli della Sezione Radiomobile, giunti in ausilio, uno dei quali colpito al petto ed al fianco da due grosse pietre, riuscivano a bloccarlo, traendolo cosi finalmente in arresto.
Durante la sassaiola anche un’auto di servizio, attinta dall’esagitato, era stata danneggiata tanto che il soggetto dovrà ora rispondere di violenza, lesioni, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, oltre che danneggiamento.