LARINO. “Augusto dal cielo vi ringrazia, era sempre vicino agli umili, lui non ha avuto paura è andato incontro alla morte. È andato fino alla fine dai suoi pazienti. Voglio ringraziarvi, per me è un momento di felicità ma anche di dolore, Augusto era un uomo forte di carattere, non aveva problemi di salute, l’unico difetto che aveva era generoso e altruista. Veniva da una famiglia semplice e semplici sono oggi i medici che gestiranno questo ambulatorio a cui dico grazie per quello che farete per questa comunità”.
Vogliamo iniziare dalla fine, dalle parole della professoressa Anna Rita, vedova del dottore Augusto Vincelli, del medico che ha saputo farsi prossimo fino alla fine per i suoi pazienti, deceduto a causa delle complicazioni del Covid lo scorso 17 novembre, per raccontarvi dell’inaugurazione dell’ambulatorio solidale Auser in via Console Minucio, nei prefabbricati che il Comune d’intesa con la dirigenza scolastica ha concesso per questo importante servizio, unico in Molise e tra i pochi in Italia.
E’ toccato al presidente del circolo frentano Auser Daniela Bassi, dopo il minuto di silenzio per tutte le vittime del Covid, ripercorrere tutto l’iter che ha portato alla realizzazione di quello che da oggi deve diventare punto d’incontro per quanti hanno si necessità mediche ma anche e soprattutto voglia di una nuova socializzazione.
Il progetto nasce, quattro anni fa, da un’idea del dottore Pietro Picucci. Andato in pensione il chirurgo ha lanciato l’idea, carpita da un’esperienza realizzata e funzionante al Nord, di creare insieme ad altri colleghi un ambulatorio medico gratuito dove la gente potesse trovare prime risposte alle mille domande sanitarie che purtroppo oggi, per via di una sanità diciamo non più a misura di cittadino, costringe ad interminabili file, al posticipare esami che se eseguiti nei tempi, forse potrebbero, togliamo il forse, contribuire a determinare cure efficaci per i pazienti.
Ebbene questa che era soltanto un’idea grazie all’associazione Auser, all’impegno della Bassi, a quello dei vertici regionali e nazionali, alla disponibilità di ben quattro medici e di un’infermiera, dopo quattro anni è diventato realtà. Alla cerimonia inaugurale erano presenti sia il presidente nazionale Enzo Costa che quello regionale Dante Leva, il sindaco Pino Puchetti, il dirigente scolastico Antonio Vesce e don Antonio Di Lalla.
La Bassi ha voluto ringraziare tutti salutando anche l’ex assessore comunale Alice Vitiello per l’impegno profuso nelle fasi inziali del progetto, ma anche la Fondazione Michelino Trivisonno per la donazione degli strumenti oculistici e l’associazione Cure Palliative per il dono del defibrillatore.
Un ringraziamento particolare ai quattro medici, insieme al chirurgo Pietro Picucci, l’internista Anna Marra, l’oculista Antonio Lepore, il radiologo Franco Rainone e l’infermiera che gestirà l’ambulatorio Pina Bavota.
Tanti i presenti per l’occasione, tra gli altri anche il consigliere regionale Vittorino Facciolla, Oscar Scurti, Aida Trentalange e Annarita De Notariis
“L’inaugurazione di questo ambulatorio sta a dimostrare che ogni progetto può essere realizzato con le giuste sinergie – ha aggiunto la Bassi prima di cedere la parola al sindaco Puchetti.
“Questi spazi rappresentano un laboratorio solidale e per la sua realizzazione ha collaborato tutta la comunità e non solo l’amministrazione. E’ difficile trovare oggi persone, medici che, in pensione, si mettono a disposizione gratuitamente per gli altri. Molta gente, soprattutto gli anziani, non si curano più perché i centri di cura sono difficili da raggiungere e spesso è difficile sopperire alle mancanze della sanità regionale”.
Il presidente regionale Auser Dante Leva, non ha nascosto che il progetto di un ambulatorio solidale doveva sorgere ad Isernia, “ma li sono state fatte scelte diverse – ha affermato”. “Siamo di supporto alla sanità pubblica e privata. In Italia ce ne sono pochi, in Molise siamo gli unici. Per questo vi dico grazie perché avete creduto e credete in questo progetto”.
“Grazie per aver creato un punto di aggregazione sociale – così ha esordito il presidente nazionale Enzo Costa – questi centri funzionano quando nascono dal basso. Sarà un ambulatorio della comunità ma anche un centro di aggregazione sociale che nasce vicino ad una scuola. Grazie”.
Commovente poi il ricordo di Augusto Vincelli da parte dell’amico Antonio Vesce. Un ricordo con ‘l’altro nel cuore’ che ha preceduto il taglio del nastro e la benedizione di quanti utilizzeranno la struttura e della struttura stessa nel ricordo di Augusto Vincelli. Nel suo ricordo l’impegno a che gli spazi siano sempre segno di speranza, di condivisione e socializzazione.
Per prendere un appuntamento è possibile telefonare al numero 3792661111 o recarsi in sede.
Nicola De Francesco