LARINO. Rompe il silenzio, l’ex sindaco di Larino Vincenzo Notarangelo sulla vicenda legata alla costruzione degli impianti sportivi comunali di contrada Monte Arcano. E lo fa per controbattere alle affermazioni del sindaco Puchetti e dell’assessore Bonomolo che a suo dire ‘sono una mistificazione della realtà e sono offensive della reputazione e della stima di cui godo nella mia comunità’.
“Ritengo – scrive Vincenzo Notarangelo sulla sua pagina Facebook – che la critica politica sia sempre legittima ed, anzi, sia il sale della democrazia purché essa non travalichi nella deformazione menzognera dei fatti al fine o di giustificare proprie carenze o di mettere in cattiva luce altre persone.
Così negli ultimi mesi mi sono ritrovato, mio malgrado, ad essere chiamato dalla stampa locale e da molti cittadini a rispondere di azioni da me mai compiute.
Anche di recente si è tornati nuovamente sull’argomento forse col fine, per dirla con le parole di Goebbels, che “una menzogna ripetuta all’infinito diventa verità”!
Mi riferisco, ovviamente, alle note dichiarazioni rilasciate dall’assessore ai lavori pubblici e dal sindaco di Larino, nel corso della massima assise comunale, lo scorso Febbraio ed incartate – fra l’altro – in una formale deliberazione di consiglio comunale.
Affermazioni senza dubbio non vere e non obbiettive che, procedendo ad una mistificazione della realtà, sono offensive della reputazione e stima di cui godo nella mia comunità.
Per queste ragioni, nei giorni scorsi mi sono recato in Procura a denunciare i fatti e chiedere che venga riaffermata la verità sull’intera vicenda.
La verità è che la realizzazione degli impianti sportivi di Larino è ripartita quand’ero Sindaco, periodo in cui, superando le problematiche progettuali e giuridiche legate all’opera, veniva riavviato il loro iter dopo l’en passe in cui erano caduti da anni.
L’amministrazione Notarangelo ha ri-progettato gli impianti sportivi utilizzando personale interno dell’ufficio tecnico realizzando così anche un grosso risparmio economico per l’ente, ha acquisito tutti i pareri necessari per realizzare l’opera, ha tutelato l’Ente Comunale dando incarico di recuperare le somme connesse alla contestazione dell’errore progettuale ed, infine, ha lavorato alla predisposizione di tutti gli atti derivati per giunger al nuovo bando di gara.
Se a pochi mesi dall’insediamento la nuova amministrazione ha potuto aggiudicare definitivamente i lavori è merito di quest’enorme e complessa mole di lavoro che, a monte, era stata fatta dall’amministrazione da me guidata.
Plasticamente il buon risultato iniziale colto poco dopo l’insediamento, a cui adesso sta seguendo un lungo periodo di fermo, indirettamente conferma l’effetto positivo del mio buon amministrare di cui ha goduto – anche – il ciclo amministrativo successivo.
Pertanto spero, con rinnovata fiducia nell’operato della magistratura, che questo procedimento giudiziale sarà l’occasione per riaffermare un punto di verità e giustizia dopo le dichiarazioni diffamatorie subite e, magari, per affrontare e chiarire davanti ad un giudice le questioni e le responsabilità che hanno portato la città di Larino ad essere ancor oggi priva di un impianto sportivo”.