CAMPOBASSO. Cresce l’attesa per la cerimonia di scoprimento alla rotonda Monforte del monumento eretto in città per onorare i caduti dell’Arma dei Carabinieri. L’appuntamento è fissato alle 10.30 di domani quando al cospetto del Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Enzo Bernardini e di altre autorità militari e civili, sarà scoperta l’opera scultorea realizzata dall’artista molisano Fernando Izzi, molto conosciuto per le sue tante opere realizzate in ferro ed acciaio.
“L’idea dell’opera è nata qualche mese fa da una condivisa volontà dell’Amministrazione Comunale con il locale Comando Provinciale, a dimostrazione della considerazione e della riconoscenza dei cittadini molisani per l’instancabile lavoro quotidiano compiuto dall’Arma dei Carabinieri a sostegno della popolazione.
L’opera scultorea in onore dei caduti dell’Arma dei Carabinieri, è stata collocata in via Colle delle Api, nella rotatoria antistante il centro commerciale “Monforte”, luogo ad elevato traffico veicolare e di alta visibilità”.
Insieme alle autorità sarà presente anche la vedova e il figlio dell’appuntato Elio DI Mella, Medaglia d’Oro al Valor Civile, caduto in servizio.
“L’Appuntato Elio DI Mella (n. 29 maggio 1952, m. 7 ottobre 1982) ha prestato servizio in Molise nelle Stazioni Carabinieri di Ripabottoni, Vinchiaturo e Campobasso, facendosi apprezzare per le sue qualità umane e professionali, non solo dai suoi superiori e colleghi, ma anche da tutte le comunità locali, ove, ancora oggi, resta vivo il suo ricordo.
Il militare cade il 7 ottobre 1982 nel compimento del dovere, in occasione di un servizio di traduzione di un pericoloso esponente della criminalità organizzata che doveva essere condotto dal carcere di Campobasso, dove era detenuto, presso il Tribunale di Avellino per comparire dinanzi all’Autorità Giudiziaria che lo doveva giudicare per concorso in omicidio.
Il furgone blindato a bordo del quale viaggiavano i tre Carabinieri e il pregiudicato, giunto in prossimità del casello di “Avellino Est” lungo l’autostrada Napoli-Bari, venne fatto oggetto di un feroce e proditorio agguato, posto in essere da un commando composto da otto malviventi armati di pistole e fucili i quali, al fine di liberare il detenuto, assaltarono e bloccarono il veicolo.
Gli assalitori, dopo aver costretto due Carabinieri a scendere dal mezzo, cedere le proprie armi e sdraiarsi a faccia a terra sull’asfalto, intimarono di consegnare loro il detenuto, ma il Car. Elio DI MELLA, che ne aveva la custodia e che lo tratteneva a sé mediante le catene in dotazione, nello strenuo tentativo di impedirne la fuga, venne prima colpito alla testa con il calcio di una pistola e, subito dopo, rifiutandosi di liberare il prigioniero, fu mortalmente colpito con un proiettile alla testa.
Per l’eccezionale atto di eroismo, per le sue virtù civiche e per l’altissimo senso del dovere spinto fino all’estremo sacrificio, l’Appuntato dei Carabinieri Elio DI MELLA è stato insignito della Medaglia d’Oro al Merito Civile “alla memoria”, concessa dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della Festa dell’Arma del 4 giugno 2010.
Detto alto riconoscimento è andato ad aggiungersi alle due precedenti onorificenze che erano già state tributate al militare in qualità di “Vittima del dovere” e di insignito di Medaglia d’Oro di “Vittima del Terrorismo”.