TERMOLI. Ci sono sogni che soltanto con la forza delle gambe, di una testa dura come la ragione che li guida, possono diventare realtà anche a distanza perché nella vita l’importante è raggiungerlo quel traguardo e poter dire ce l’abbiamo fatta.
La storia che vi raccontiamo oggi anche dalle nostre colonne è quella di Claudio Bartolacci e Gabriella Orlando, due che nella vita certo non sono atleti di professione ma hanno voluto insieme scrivere una pagina di sport ‘estremo’ in questa ventesima regione, una pagina da tramandare ai posteri e che si porteranno dentro per sempre. La loro è stata un’avventura, un sogno avverato che potrà un domani perché no diventare una classica tutta molisana. Un ultramaratona a Termoli con la testa e il cuore però a quella 100 Km del Passatore.
“La 100 km del Passatore – spiegano i due atleti – è una competizione podistica di ultramaratona che si svolge annualmente nell’ultimo sabato di maggio con partenza da Firenze e arrivo a Faenza. La gara, che si è svolta per la prima volta nel 1973, è intitolata al Passatore, popolare figura della storia e del folclore romagnolo. Quest’anno è stata annullata causa Covid, si terrà solo la gara per i professionisti valida per il campionato nazionale”.
Beh il loro sogno era quello di prendervi parte, ma il Covid ha, diciamo rinviato al futuro, la loro partecipazione. Ma poi l’idea. Perché non farla qui a Termoli?
“Approfittando del tempo a disposizione – aggiunge Claudio – causa la chiusura della mia attività ho ricominciato a pensarci allenandomi quasi tutti i giorni, incontrando in Gabriella un’altra persona abbastanza pazza da dire ‘va bene lo faccio anche io’. Così abbiamo perfezionato le uscite in modo da prepararci per coprire la distanza ovviamente senza velleità di “tempo da atleti“ ma solo per la soddisfazione di coprire i fatidici 100 km”.
Ebbene, due giorni fa ormai l’impresa è stata iscritta negli annali.
I due, dopo aver studiato nei minimi dettagli il percorso e grazie alla complicità di Donatella, Mery, Luigi, Carlo Fabio, Laura e Victoria dislocati lungo il percorso per ‘soccorrerli’, sono partiti da Termoli e correndo correndo lungo le strade bassomolisane, tra sorrisi e sudate, tra scatti rubati e selfie di energia, hanno fatto ritorno in città dopo 15 ore tagliando il traguardo dei 100 Km.
“Così siamo riusciti a fare ”l’impresa” per noi persone comuni è una grande soddisfazione”.
Una grande soddisfazione per loro e per quanti hanno creduto nel loro sogno che un domani potrebbe trasformarsi, con le giuste sinergie, in una vera e propria ultramaratona termolese da vivere sempre con quella sana follia che, oggi, ha contraddistinto Claudio e Gabriella.
Complimenti da parte della nostra redazione all’amico Claudio e a Gabriella.