LARINO. Ciao Mirko per te palloncini bianchi e la canzone che amavi ascoltare ed intorno i tuoi genitori, tua sorella, i tuoi familiari e tanta gente comune, uniti intorno alla tua bara bianca per rivolgerti ancora una volta un gesto d’amore.
Si sono svolti questa mattina, nella cattedrale frentana, i funerali di Mirko Biello, il ragazzino 18 enne deceduto nel giorno dell’Angelo al San Timoteo di Termoli dove era ricoverato per complicazioni legate alla sua malattia.
Un ragazzo speciale con due genitori ancora più speciali Filomena e Domenico che hanno accolto il suo dono e hanno fatto di tutto per trasformare i suoi giorni, i loro giorni in un meraviglioso inno alla vita.
La messa è stata concelebrata da don Antonio Di Lalla, don Claudio Cianfaglioni, parroci della comunità pastorale di Larino e da don Costantino Di Pietrantonio, parroco in Santa Croce di Magliano.
Nel rispetto delle norme anti Covid tanti fedeli sono dovuti restare fuori dalla Cattedrale. I compagni di classe di Mirko hanno partecipato alla liturgia con i canti e leggendo le letture.
Don Claudio, che è stato anche docente dei ragazzi nell’autunno scorso, nell’omelia ha invitato i presenti, in particolare i giovani amici di Mirko, a nutrire uno ‘sguardo Pasquale’ sulla realtà.
“Oggi è Pasqua – ha detto don Claudio nella sua omelia – soprattutto per Mirko: in lui vediamo compiuto il passaggio dalla vita alla morte e dalla morte alla vita: anche in lui “morte e vita si sono incontrate in un prodigioso duello” (cf. Sequenza pasquale); anche in lui il Signore della vita che era morto ora vive per sempre, inaugurando la vita senza fine in cui non c’è più né lamento, né pianto, né affanno, né malattia, perché le cose di prima sono passate (cf. Ap 21,4). Sì, sono passate le cose di prima, ne nascono di nuove: è la Pasqua! Per Mirko oggi si realizza la pienezza della Pasqua”.
Commovente il messaggio di una ragazza che ha parlato a nome di tutta la classe, rivolgendosi in modo particolare alla mamma di Mirko a cui poi tutti hanno donato una margherita bianca.
Commovente anche il messaggio pubblicato sulla bacheca Facebook del Liceo D’Ovidio che Mirko frequentava.
“Mirko era per davvero un angelo. Era presente accanto a noi a suo modo. Ci donava il suo sorriso con semplicità.
Non esistevano filtri, Mirko era purezza e sincerità fatta persona, con quegli occhi che sapevano comunicare e trasmettere più di qualsiasi altra parola, più di qualsiasi altra persona.
Amava tanto la musica ed era in grado di trasformare qualsiasi suono in una strepitosa melodia: teneva tanto a quel tamburello che portava sempre con sé, e grazie al quale ognuno di noi si accorgeva che stava passando tra i corridoi della scuola.
Ognuno di noi ha un ricordo legato a lui, grazie anche alla sua prof.ssa Laura Lotto che lo amava tanto e gli è sempre stata vicino in questi ultimi 2 anni.
Porteremo sempre nel cuore quel sorriso tanto grato e caro, sarai al nostro fianco come hai fatto sempre, ora un po’ di più.
Un abbraccio speciale alla famiglia, da tutto il nostro Istituto, dal dirigente Antonio Vesce, da tutti i docenti e da noi studenti’.
Al termine della funzione, la bara bianca di Mirko è stata salutata dal volo delle colombe, dai palloncini in cielo e la musica di Waka Waka.
Ciao Mirko