CAMPOBASSO. Nel mese di marzo è giunto a conclusione l’iter al quale ha partecipato fattivamente anche l’Amministrazione comunale di Campobasso, per la firma ufficiale del protocollo di intesa della “Rete Italiana per la Salvaguardia e Valorizzazione delle Feste di Sant’Antonio Abate”.
Oltre a Campobasso, nella Rete sono rientrate Collelongo (L’Aquila), Fara Filiorum Petri (Chieti), Macerata Campania (Caserta), Novara di Sicilia (Messina), Novoli (Lecce), Pedara (Catania) e San Mauro Forte (Matera).
“La rete – come ha spiegato l’assessore alla Cultura del Comune di Campobasso, Paola Felice – è aperta all’inclusione di tutte le Comunità patrimoniali italiane, che partecipano all’organizzazione e allo svolgimento dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate che caratterizzano le aree territoriali di loro interesse. Campobasso ha un ruolo tradizionalmente importante in questo senso e l’essere stati individuati come città referente non solo regionale, ma bensì subnazionale, nazionale e internazionale della Rete è un riconoscimento per la nostra intera comunità per aver contribuito alla salvaguardia e alla valorizzazione degli elementi che caratterizzano i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate, che nella loro unicità rappresentano una parte significativa del patrimonio culturale immateriale dell’Italia.”
Da oggi la Rete ha anche un apposito sito internet, https://reteitaliana.santantuono.it/, nel qual verranno non solo condivise e riportate le attività delle diverse comunità aderenti al progetto, ma c’è spazio per un vero Inventario online delle feste di Sant’Antonio Abate, il quale è costantemente aggiornato e implementato dai soggetti detentori e protagonisti del patrimonio vivente in linea con la Convenzione UNESCO del 2003 per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale.