LARINO. Riceviamo e pubblichiamo il ricordo di Carolina Di Liello, Lillina come era da tutti conosciuta a Larino, recentemente scomparsa alla veneranda età di 105, messo nero su bianco dal presidente dell’Azione Cattolica della Comunità pastorale di Larino, Primiano Miozza.
Un fare memoria di una donna che non ha mai smesso di essere testimonianza vera dei valori cristiani fin dal 1923, anno della sua prima tessera ricevuta.
“Carolina Di Liello, per i più Lillina, nasce a Larino il 07 febbraio 1916, frequenta la scuola fino alla sesta elementare e dopo impara il mestiere di sarta.
Conosce l’Azione Cattolica da bambina, quando viveva con i nonni, e da allora se ne innamora.
Un impegno che non ha mai smesso di essere per l’Azione Cattolica, prima delegata per le beniamine e dopo per le giovanissime.
Diventa poi responsabile dei fanciulli, che va a prendere casa per casa per essere sicura che partecipassero agli incontri.
La prima tessera di Lillina è datata 1923 e da allora non è mancato un anno senza ri-confermare il suo sì all’Azione Cattolica ed alla Chiesa, in una intervista a Segno (il giornale dell’Azione Cattolica) ci dice che “la tessera rappresenta un modo per amare e servire la Chiesa attraverso la scelta associativa”.
Lillina aveva un sogno: incontrare Papa Francesco. Il sogno l’ha realizzato il 30 aprile 2017 quando durante XVI assemblea nazione, tutti i delegati all’assemblea, raggiunti dai soci di tutte le diocesi d’Italia hanno incontrato Papa Francesco in piazza San Pietro.
Sin da quando ero bambino ricordo che al terzo banco della “navata” laterale era seduta una signora, statura piccola, abito nero con fazzoletto in testa e uno stivaletto con 5 cm di tacco.
Ogni mattina alle sette e la domenica, alle dieci in punto, iniziava con voce esile, un “O Dio vieni a Salvarmi”… e così con voce sicura ha guidato per anni la recita del rosario, rigorosamente a memoria.
Poi dall’inizio alla fine della Celebrazione Eucaristica era, durante tutto il tempo, in ginocchio, in religioso silenzio a pregare (e chi sa quante preghiere ha fatto anche per me).
Ecco Lillina era così: esile e sicura, proprio come la sua voce, sì sicura!
Ma cosa vuol dire sicura??
Sul vocabolario della Treccani alla voce “sicura” si legge: “Riferito a persona, che non corre alcun pericolo o rischio”, e Lillina non correva alcun rischio perché con lei vi è stato sempre Dio, quel Dio che ha amato più di ogni altra cosa al mondo ed a cui si è sempre affidata.
Ricordo sempre con piacere le chiacchierate che facevamo dopo la messa della domenica, il suo amore per i giovani, spesso animati da false speranze, ed il suo dispiacere per questo mondo in cui i giovani non sono al centro delle attenzioni di chi ci guida.
Spesso le nostre chiacchierate si chiudevano con una frase (ovviamente era lei ad avere l’ultima parola): si vede che sei un bravo ragazzo, si vede che sei dell’Azione Cattolica: hai una luce diversa!
L’incontro con Lillina è stato forse uno dei più importanti della mia vita, una di quelle testimonianze belle che auguro a tutti di incrociare, da prendere come esempio di vita che si è donata agli altri attraverso il servizio e la preghiera alla Chiesa del Dio di Gesù Cristo, che non sempre è il Dio degli uomini.
Ora Lillina non è più. È nata in cielo l’11 marzo 2021.
Sono certo che è al fianco di Dio, nella schiera celeste dei Santi”.
Primiano Miozza
Presidente dell’Azione Cattolica della Comunità Pastorale di Larino