LARINO. “È notizia di poco fa che il Sindaco del Comune di Larino ha emanato una ordinanza che dispone la chiusura dal 22.02.2021 al 07.03.2021, di tutte le attività di ristorazione, bar e circoli, con divieto assoluto dell’attività di asporto, nonché di barbieri e parrucchieri”.
Questo l’incipit dell’intervento del gruppo consiliare del ‘Il Germoglio’ che, dopo aver ricordato l’importanza per la lotta alla pandemia consistente nella riapertura del Vietri, chiede al sindaco di rivedere l’ordinanza emanata oggi andando ad attenuare le misure, ma soprattutto in caso contrario di prevedere dei ristori per le attività che dovranno rimanere chiuse per le prossime due settimane.
“Pur comprendendo il delicato momento che vive la nostra cittadina, occorre da parte nostra chiedere una modifica dell’ordinanza nella parte in cui è vietato l’asporto e nella parte riferita alle attività di parrucchiere e barbiere.
Infatti, con l’attività di asporto non si creano assembramenti. Basti pensare che la vendita in un supermercato genera maggior stazionamento, in prossimità delle casse e all’interno dei locali, rispetto all’asporto di cibi, che si traduce in qualche minuto per il ritiro e il pagamento della merce. Inoltre, i parrucchieri e i barbieri hanno adottato da tempo protocolli di sicurezza che vedono l’ingresso di una sola persona alla volta previa sanificazione dei locali.
Qualora non si ritenesse opportuno modificare in tal senso l’ordinanza, si chiede che vengano individuate misure di ristoro per le attività sottoposte a chiusura, tenuto conto delle difficoltà economiche già da tempo sofferte da tali attività.
A nostro avviso occorre una maggiore attività di controllo sul territorio e sensibilizzazione dei cittadini al rispetto delle regole, sanzionando ogni forma di assembramento anche di tipo familiare. Al contempo occorre un monitoraggio dei soggetti positivi, che non devono assolutamente allontanarsi dal luogo di isolamento/quarantena”.