LARINO. In merito alla recente visita alla Casa della Salute del Vietri fatta dal consigliere regionale Andrea Greco, diffusa sul social di Facebook, riceviamo e pubblichiamo la nota del sindaco di Larino Pino Puchetti.
Il primo cittadino frentano, pur ringraziando il consigliere Greco e la deputazione parlamentare dei 5 Stelle, ribadisce il suo lavoro, quello della sua amministrazione, quello di altri 100 sindaci, fin qui fatto per trasformare il Vietri in centro Covid regionale e ribadisce che dopo undici mesi è necessario dire basta al politichese e varare una nuova programmazione sanitaria che tenga conto dei territori.
Nella nota si legge testualmente “Ritengo opportuno esternare alcune considerazioni sul recente intervento del consigliere Andrea Greco, che in diretta facebook ha ripreso gli ampi spazi vuoti del Vietri, che ha potuto visitare in virtù del suo status di consigliere regionale.
In primis, ritengo doveroso ringraziare l’esponente del Movimento 5 Stelle per il sostegno a questa battaglia a garanzia della salute dei cittadini molisani che, come Sindaco di Larino, ma soprattutto come molisano, ho intrapreso da un anno, ossia quella di ridare dignità e un ruolo alla nostra struttura ospedaliera candidandola, grazie soprattutto al sostegno del commissario Giustini, a centro Covid regionale o meglio ancora a centro interregionale di Malattie infettive.
Vedere un consigliere regionale muoversi all’interno del Vietri, osservare che la struttura è funzionante, che ci sono spazi enormi e ben organizzati per allestirvi un centro Covid, certo non mi ha lasciato sorpreso. Chi vive in questa parte di Molise, ma sono convinto anche fuori regione, sa bene quanto la nostra struttura sia efficiente e congeniale ad essere utilizzata per qualsiasi tipo di servizio sanitario, sia di base che specialistico.
Nel contempo mi avrebbe fatto piacere accompagnarlo ricordandogli che, come autorità sanitaria locale, mi sono sempre impegnato per garantire l’accesso anche alle televisioni, (un esempio è rappresentato dal mio intervento all’interno del Vietri nel corso della trasmissione Titolo V), accesso che i vertici Asrem hanno costantemente ostacolato. Il consigliere Greco, però, in maniera del tutto legittima, ha preferito non contattarmi, scelta questa che non offende né il sottoscritto né la mia squadra, ma certamente provoca rammarico.
Avrei gradito infatti che nel video il lavoro svolto fin qui, insieme ai miei colleghi Sindaci, alle associazioni e ai comitati, alla Diocesi Termoli-Larino e alla mia Amministrazione, fosse stato riconosciuto e sottolineato.
Purtroppo non è possibile trasmettendo un video cambiare le sorti di una struttura che, voluta da un benefattore lungimirante, è stata privata ormai di ogni dignità. Servirebbero altre azioni, di ampio respiro politico ai tavoli romani, negli uffici che contano.
Questa responsabilità non può che essere condivisa tra tutte le forze politiche di maggioranza presenti in Parlamento in modo proporzionale al loro grado di rappresentatività, nazionale e soprattutto regionale. A tal proposito colgo anche l’occasione per ringraziare parte della nostra deputazione parlamentare, che, nelle persone dell’On. Testamento e del Sen. Ortis, entrambi esponenti del Movimento 5 Stelle, pochi giorni fa hanno deciso, con gesti eclatanti, di alzare la voce per cercare di poter dialogare con il Ministro Speranza al fine di richiedere un intervento immediato per la gestione dell’emergenza covid in Molise.
Quanto fatto dal senatore Ortis e dalla collega Testamento è apprezzabile, così come il video diffuso dal consigliere Greco ma queste iniziative dovevano essere messe in atto svariati mesi fa e non soltanto in questo periodo, in cui oltretutto, il governo è in carica per il solo disbrigo degli affari correnti.
Dopo undici mesi credo che sia finalmente giunto il momento di avere delle risposte chiare, concrete, evitando un politichese sterile, di restare sordi ed in silenzio rispetto a quello che sta accadendo nella nostra regione, e in particolare a tutto quello che sta accadendo al Cardarelli.
Un lavoro questo che sarebbe opportuno fare iniziando a redigere una nuova programmazione sanitaria altamente specifica in termini territoriali che tenga ben presente le esigenze e i fabbisogni sanitari scaturiti dopo questa pandemia”.