LARINO. Fin dallo scorso novembre, anzi da molto tempo prima, il vescovo della Diocesi che è in Termoli e Larino Gianfranco De Luca, aveva rinnovato la disponibilità a concedere la Casa di Formazione ‘Giovanni XXIII’ per intenderci l’ex seminario di Via Belisario Balduino come Covid Hotel per le persone colpite dal virus che devono osservare la quarantena prima di rientrare nelle proprie famiglie.
Ebbene, oggi, riteniamo che quella proposta possa ancora essere presa in considerazione da chi sta decidendo come organizzare, sembra strano ma è così, dopo un anno dall’inizio della pandemia, Covid Hotel dove ‘ricoverare’ i cittadini bassomolisani che necessitano di isolamento causa Covid.
Nella missiva monsignor De Luca sottolineava “purtroppo, non tutti possono segregarsi presso le proprie abitazioni di abituale residenza per motivi oggettivi impedienti tuttavia sono bisognosi di fare degenza senza intasare gli ospedali.
Faccio presente che il fabbricato può ospitare 39 persone in altrettante camere singole, con bagni interni ad esse, tutte riscaldate, con ampie finestre per l’aerazione. Tutt’intorno alla casa vi è ampio spazio alberato per passeggiare all’aperto”.
Trovato il personale medico ed infermieristico, l’ex seminario sarebbe dunque un’ottima scelta dove ‘ricoverare’ i cittadini bassomolisani positivi che non possono rimanere nelle loro case.
Nell’immobile frentano di proprietà della diocesi troverebbero anche l’aiuto solidale della collaudata Cooperativa sociale ‘Arcobaleno: sorriso di Dio’ che garantirebbe, come del resto fa da alcuni anni, i pasti e le pulizie.
Che dire, conoscevamo la proposta di monsignor De Luca e ci è sembrato opportuno ribadirla, come segno tangibile di quella vicinanza umana e spirituale che da sempre connotano la missione del presule in questa terra.
NdF