TERMOLI. In un clima di grande cordialità, nel pomeriggio di giovedì 21 gennaio 2021, Papa Francesco ha accolto, a santa Marta, una delegazione della Diocesi di Termoli-Larino guidata dal Vescovo Gianfranco De Luca. Il motivo dell’udienza privata è stato quello di ringraziare il Papa per il pellegrinaggio del Corpo di san Timoteo da Termoli a Roma del quale ricorre quest’anno il primo anniversario.
Nella circostanza è stata donata al Papa una reliquia di san Timoteo allestita e collocata in un reliquiario costituito da una radice d’ulivo raffigurante un’onda del mare dal quale la tradizione narra che sia arrivato a Termoli il corpo del santo proveniente da Costantinopoli alla fine della IV crociata. L’opera è stata realizzata dall’artigiano Giuseppe Antonio Silvaggio di Ripabottoni, in arte “Peppinuccio”.
Il Papa ha accolto con molto piacere la visita della delegazione con la quale è rimasto in amabile conversazione per oltre un’ora. Ha ricordato i momenti in cui egli stesso ha venerato il corpo del santo nella basilica di san Paolo fuori le Mura e in quella di san Pietro il 26 gennaio 2020 in occasione della Prima Domenica della Parola di Dio. Si è compiaciuto col vescovo di Termoli-Larino, mons. De Luca, per le varie iniziative intraprese e ha ascoltato con attenzione ed interesse la narrazione del rinvenimento delle sacre reliquie nella Basilica cattedrale l’11 maggio del 1945, dopo che il Vescovo Stefano le aveva occultate dal 1239.
Con religioso ossequio il Papa ha baciato la reliquia e, nell’accogliere il dono, con un video messaggio alla Chiesa di Termoli-Larino, ha dichiarato: “Vorrei ringraziare sua eccellenza e tutta la chiesa di Termoli per aver portato questa reliquia di san Timoteo questo è un grande gesto che io porto nel cuore e in ringraziamento di questo conserverò questo per la venerazione pubblica per tutti i fedeli. Grazie tanti a tutti i fedeli di Termoli. Grazie”.
Dopo essersi intrattenuto ulteriormente con la delegazione ha fatto dono di diversi libri per ognuno di essi è ha donato, dopo averle benedette, tante corone del santo rosario, realizzate con legno d’ulivo della terra santa per essere donate ai fedeli.
Con la sua benedizione e la consueta richiesta di pregare per lui, accompagnati fino alla porta d’uscita, si è congedato col consueto sorriso e la gioia d’aver accolto le persone e il dono offertogli.