LARINO. Ci ha colpito e, dopo aver chiesto l’autorizzazione, abbiamo deciso di pubblicare anche sulle nostre colonne, la riflessione sincera che Stefano Lapenna ha affidato alla sua pagina Facebook.
Una riflessione su quanto sta accadendo a Larino per via dei nuovi contagi Covid che vedono purtroppo positivi alcuni giovani larinesi.
Stefano è lucido e determinato nel descrivere quanto sta accadendo. Ma è soprattutto sincero nel riconoscere che lui e i suoi coetanei, in alcuni casi, stanno sbagliando.
Ma è altrettanto schietto quando afferma che poi in quella piazza, davanti ai bar ci sono anche persone adulte, genitori di quelli stessi giovani che oggi sono criticati.
Stefano scrive:
“Sto leggendo post, articoli di giornali online, blog in cui si “accusano” i giovani di Larino di creare gruppi in piazza, sotto i portici della farmacia, di consumare bevande dopo l’orario di chiusura dei bar senza rispettare le distanze e addirittura stando senza mascherina.
Tutto vero. Noi giovani, in questo momento, dobbiamo capire che il rispetto delle regole ora più che mai è fondamentale per far sì che questo periodo finisca il più velocemente possibile.
Però, c’è da dire, che davanti ai bar a consumare allegramente senza mascherina, che a creare gruppetti di persone per passeggiare liberamente in piazza del Popolo e farsi delle belle e lunghe chiacchierate, rigorosamente con mascherina sotto il naso, sono anche e soprattutto persone adulte, oserei dire anziane, che scusate se mi permetto, dovrebbero dare l’esempio a chi magari ancora riesce a capire come ci si dovrebbe comportare.
E ancora. Alcune persone che in queste ore stanno criticando, giustamente, i ragazzi e i loro comportamenti, invece di farlo sui social, dovrebbero farlo in primis dentro le mura delle loro case iniziando a svolgere come si deve il ruolo di genitore, perché a me purtroppo risulta che sono anche i loro figli, in qualche caso, ad avere comportamenti sbagliati.
Detto ciò, per me, è inutile puntare il dito contro qualcuno o addirittura generalizzare contro un’intera generazione, perché vorrei ricordare che TUTTI stiamo vivendo questa situazione, TUTTI siamo responsabili e TUTTI, purtroppo, siamo sulla stessa barca”.
E se lo dice un ventenne, beh come dargli torto!
NdF