LARINO. Un’esplosione di emozioni, un riandare al passato per cogliere quelle storie che oggi si portano nel cuore e descrivono un mondo fatto di stellette, di ufficiali e gentiluomini, di amicizie di lungo corso, fatto di storie che si intrecciano tra l’Italia, la Somalia, la Grecia ma che hanno un unico filo conduttore sempre ambientato a Larino.
In quella Larino dove si torna, dove forse il cuore non è mai partito perché chi viaggia, chi combatte, chi ricopre un ruolo importante porta sempre con sé il suo baluardo sicuro, il posto dove è nato, dove è cresciuto, dove le amicizie restano scolpite, anche quelle che il destino ha voluto si interrompessero troppo presto.
Edito dall’Editore Keplero, finito di stampare lo scorso novembre presso Grafilandia a Larino, è con piacere che presentiamo anche ai nostri lettori il volume ‘La polvere dentro’ del maggior generale in quiescenza Pasquale Terreri, per gli amici, i larinesi, semplicemente Ninì.
Complice l’editore ci siamo imbattuti in questo esordio letterario, in questi capitoli che pur sembrando separati l’uno dall’altro in realtà sono legati dalle emozioni uniche vissute da un uomo che con lealtà e passione, con alto senso del dovere, ha servito il suo Paese in ogni dove, un uomo che forse attraverso i suoi scritti ha cercato anche di togliersi qualche sassolino dalle scarpe.
“L’idea di un libro è venuta – ci rivela l’editore ‘Keplero’ – da un serie di chiacchierate larinesi con il generale, in quelle occasioni l’amico Ninì ha palesato più volte la voglia di raccontarsi, in qualche modo di sfogarsi, lui che tante storie aveva vissuto con quella divisa addosso, lui che cresciuto al ‘Chian da Fier’ serbava il ricordo di emozioni uniche vissute con gli amici della Larino del tempo”.
L’idea semplice, con il passare delle settimane, si è trasformata in un libro dove in 16 capitoli, il generale a riposo, ha saputo alternare immagini della sua carriera con i personaggi incontrati alle pagine più intime della sua esistenza.
La sua infanzia, gli amici cresciuti intorno a quel manipolo di case lungo corso Magliano che per il tempo, siamo agli inizi degli anni cinquanta del secolo scorso, rappresentavano davvero un avamposto di Larino che si concentrava quasi interamente al centro storico. Un avamposto da dove sono cresciuti, tanti per andare altrove fuori da Larino, tanti personaggi illustri.
Con l’introduzione dell’ex comandante della municipale Claudio De Luca, il libro ‘La povere dentro’ lascia immergere il lettore in un mondo di emozioni, con un lessico scorrevole e rivelazioni del cuore come quella in cui l’autore testualmente scrive.
“..per un attimo mi irrigidii e provai un po’ di vergogna per quel momento di debolezza, ma poi mi liberai di tutti i freni inibitori e di tutte le ipocrite convenzioni inculcatemi fin da bambino per cui un uomo non deve mai piangere e provai solo riconoscenza verso quella donna che in modo molto naturale ed immediato, con un semplice gesto privo di falso pietismo e commiserazione era riuscita ad infondermi coraggio e fiducia”.
Lo stesso autore così descrive il suo volume: “La polvere dentro è il nostro rimosso, è tutto ciò che abbiamo sedimentato nel subconscio, è la parte più profonda e sensibile del nostro vissuto, ma soprattutto è qualcosa con cui, prima o poi, dobbiamo fare i conti. Tutto questo ho cercato di trasmetterlo scrivendo, perché la scrittura è figlia della inquietudine, del turbamento, dello stupore, della commozione, dei nostri sentimenti più nobili.
Si scrive perché non tutto venga cancellato con la morte, scrivere è una lotta contro l’oblio, è un illudersi che qualcosa di noi e del mondo che ci circonda possa rimanere, perché non è possibile arrendersi all’idea che i nostri sogni, le nostre angosce, i nostri sentimenti, le nostre emozioni, le nostre passioni, debbano scomparire nel nulla.
Michel de Montaigne, in apertura dei suoi “Essais” affermava: “Questo, lettore, è un libro sincero. Voglio che mi si veda qui nel mio modo d’essere semplice, naturale e consueto…….Così, lettore, sono io stesso la materia del mio libro.” Penso che non ci sia modo migliore per comunicare agli altri quello che portiamo scritto dentro”.
Non ci resta altro da fare che invitare i nostri lettori a leggere il libro che potrà essere acquistato presso Grafilandia a Larino o direttamente su Amazon.
Per chi non lo conoscesse riportiamo alcuni cenni biografici dell’autore.
Pasquale Terreri, Ninì è nato a Larino il 2 luglio 1950 dove ha frequentato il liceo scientifico prima di partire alla volta di Modena per frequentare la gloriosa Accademia Militare e di qui la Scuola di Applicazione d’Arma a Roma.
Nella capitale si è laureato in Tecnologie industiali presso la Sapienza e qualche anno più tardi in quel di Modena in Geologia.
Lunga e ricca di soddisfazioni la sua carriera militare .
Dopo aver frequentato il corso superiore di Stato Maggiore negli anni 1987/1988, consegue il master di 2 livello in scienze strategiche. Nel grado di Tenente colonnello comanda il battaglione logistico della ‘Folgore’ e dal dicembre 1992 all’agosto 1993 partecipa alla missione Ibis, in Somalia come comandante di un battaglione.
Promosso Colonnello, dopo il comando di reggimento, svolge per 3 anni funzioni di Stato Maggiore presso il Nato Rapid Deploument Corp in Germania.
Nel 2004 la sua carriera è contraddististinta dal nuovo grado di Gernerale. Dal 2006 al 2009 comanda la Brigata Logistica di Proiezione e dal 2009 al 2013 ricopre il prestigioso incarico di Rear Support Commander del Nato Rapid Deployment Corp in Grecia.
Il 2 luglio del 2013 è promosso Maggior Generale ed è posto in quiescenza per raggiunti limiti di età. E’ sposato ed ha due figli.
Pur essendo cittadino del mondo, Terreri è amante della sua Larino dove torna sempre con piacere.
Per Viaggio nel Molise – testo di Nicola De Francesco