LARINO. Anche il Prc del Molise ha aderito questa mattina alla campagna nazionale sul pubblico organizzata in tutta Italia con il titolo: “C’E’ BISOGNO DI PIU’ PUBBLICO, SUBITO! + LAVORO PUBBLICO = + DIRITTI.
La sede scelta è stata l’area antistante l’Ospedale “Vietri” di Larino simbolo ‘del mal costume e dello spreco del denaro pubblico’.
Ecco l’intervento del segretario regionale Pasquale Sisto.
“Non a caso abbiamo voluto questa manifestazione nei pressi dell’Ospedale Giuseppe Vietri di Larino anche per denunciare per l’ ennesima volta la disastrata Sanità Molisana e per una Sanità di base accessibile a tutti così come prevedeva in origine la Legge n. 833 del 23/12/1978 (Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale) la quale Legge –una volta- la migliore esistente sul nostro Pianeta.
Via Via negli anni la Legge 833/1978 è stata smantellata con tagli e chiusura di Ospedali come nel Molise con quello di Larino, di Agnone, di Venafro e con il potenziamento della Sanità privata (vedi Cattolica a Campobasso e il Neuromed di Pozzilli).
Il colpo di Grazia alla riforma sanitaria del 23 dicembre 1978 è stata la Legge Costituzionale n. 3 del 18/10/2001 (riforma del titolo V della Costituzione) la quale riforma ha passato in mano alle Regioni la gestione della Sanità Pubblica e di conseguenza sono iniziate le disparità tra le Regioni più ricche con quelle più povere con conseguenze sforamenti da parte di alcune Regioni del debito sanitario stabilito dallo Stato Centrale.
Queste Regioni sono state commissariate dal Governo Nazionale come il Molise, la Campania, la Calabria con lo scopo di rientrare dai debiti con conseguenze nefaste per i cittadini e i meno abbienti. Chiediamo la riapertura dell’Ospedale di Larino con un reparto Covid 19 ma insieme agli altri reparti e servizi in quanto un Ospedale solo Covid in mezzo al deserto non può funzionare e la dimostrazione è anche l’ospedale Covid allestito dalla Regione Lombardia la scorsa primavera nell’ex fiera di Milano, ospedale rimasto li come spreco di denaro pubblico e malcostume senza poter risolvere I problemi dei malati di SARS – Cov2 in quanto per l’appunto un ospedale solo Covid senza altri reparti non può funzionare. Anche la eventuale riapertura dell’Ospedale di Larino per il solo Covid 19 rimarrà li un ennesimo monumento allo spreco e al mal costume e diventerà un Lazzaretto come quello di Milano dei “Promessi Sposi” del Manzoni.
Quindi chiediamo la riapertura dell’ospedale di Larino con un reparto Covid insieme a tutti gli altri reparti preesistenti e la ricodifica del titolo V della costituzione con il ritorno della gestione della sanità pubblica allo stato centrale come da legge 833/78 istituzione del servizio sanitario nazionale”.