GUARDIALFIERA. “Questo è un messaggio che speravamo di non dover mai scrivere ma purtroppo si è registrata la prima vittima covid anche nella nostra comunità.
Abbiamo appreso con immensa tristezza la notizia della scomparsa dell’ex Sindaco e segretario comunale Antonio Antenucci. Un uomo di cultura e di grandi valori: impegno, lealtà e onestà lo hanno sempre contraddistinto sia nella sua azione politica che personale, e chi ha avuto la fortuna di conoscerlo ne ha potuto apprezzare le doti.
A nome del Sindaco, dell’Amministrazione comunale e di tutta la comunità le più sentite condoglianze a tutta la famiglia”.
Questo, il messaggio del primo cittadino guardiese Tozzi e dell’intera amministrazione comunale per annunciare la morte dell’85enne Antonio Antenucci, memoria storica del centro lacustre basso molisano. E’ prima vittima del Covid a Guardialfiera, la 121 in Molise dall’inizio dell’epidemia.
L’uomo, dopo aver contratto il Covid, era stato ricoverato al Cardarelli due giorni fa per il peggiorare delle sue condizioni e nel reparto di malattie infettive è deceduto.
Molto conosciuto ed apprezzato da tutti, non solo a Guardialfiera di lui, sempre su facebook ha scritto anche il responsabile dell’archivio storico diocesano e della biblioteca Giuseppe Mammarella.
“Continuo anche io ad avvertire un immenso dolore nell’apprendere notizie tristissime. L’ultima della ormai lunga serie è di pochi istanti fa. E’ volato in Cielo un AMICO, Studioso d’eccezione, di Guardialfiera con cui ho avuto la possibilità di confrontarmi spesso, specialmente i questi ultimi anni.
Ci siamo sentiti telefonicamente l’ultima volta, solo pochi giorni fa. Avevamo in comune la passione per la storia delle nostre comunità. Si tratta del Dott. Antonio Antenucci (desiderava essere chiamato semplicemente Antonio).
Dopo un attimo di disorientamento totale, ho rivolto doverosamente una preghiera al Signore. Al forte dolore, però, si aggiunge, purtroppo, anche la rabbia.
Chi mi conosce sa che non riesco ad esternarla facilmente e che cerco di adoperarmi per porgere, cristianamente parlando ed aggiungo giustamente, l’altra guancia. Le notizie che ho appreso legate al decesso sono, pressappoco, le stesse di quelle ormai più che note. Non vado oltre…Signore perdonami. Ciao Antonio…”