LARINO. Sono passate più di due settimane dal varo della nuova giunta comunale. Il sindaco nel corso dell’ultimo consiglio comunale ha comunicato i nomi dei nuovi assessori, senza soffermarsi molto sulle motivazioni che l’hanno indotto a scegliere una nuova squadra di governo. Una nuova squadra che vede l’esclusione del consigliere comunale Nicola Giardino.
Abbiamo incontrato il più giovane esponente dell’attuale maggioranza in carica a Palazzo Ducale che per i primi due anni di amministrazione è stato delegato dal Sindaco Puchetti su materie molto impegnative quali la programmazione, l’urbanistica e il sisma.
Ci ha concesso questa intervista solo dopo il consiglio comunale, perché?
Consentitemi innanzitutto di ringraziarvi per questa possibilità. Ho ritenuto opportuno, prima di intervenire pubblicamente su quelli che sono stati i miei due anni di impegno come Assessore Comunale, attendere il passaggio ufficiale in consiglio comunale con la comunicazione da parte del Sindaco della nuova giunta.
Non mi sembrava corretto intervenire a distanza di poche ore dalla nomina dei nuovi assessori in virtù della sensibilità che nutro verso le istituzioni.
Per tanti la sua riconferma era scontata, cosa è successo?
La legge parla chiaro, prevede il Sindaco quale unico soggetto che ha potere decisionale sulla nomina e revoca dell’esecutivo. Dopo l’azzeramento, al pari di tutti gli altri consiglieri di maggioranza, ho avuto un colloquio con il Sindaco, in cui dopo aver rendicontato l’attività svolta ho dato la mia disponibilità a proseguire il lavoro iniziato. Il Sindaco mi ha comunicato nel corso dei giorni successivi che per la composizione della giunta avrebbe nominato i colleghi Vesce e Bonomolo, oltre naturalmente a due donne che devono per forza, a norma di legge, essere presenti, per garantire la percentuale minima di rappresentanza di genere, così come attualmente previsto dalla normativa vigente.
Lei è stato, crediamo lo sia ancora, il più stretto collaboratore del Sindaco Puchetti. Non essere riconfermato è stato un fulmine a ciel sereno come affermato dall’opposizione?
Sinceramente pensavo di avere le carte in regola per poter essere riconfermato. Allo stesso tempo seguendo la politica sin dai tempi delle scuole superiori sapevo benissimo che quando c’è un azzeramento di un esecutivo, a qualsiasi livello istituzionale, tutti sono in gioco e può accadere di tutto.
È rimasto molto deluso quindi?
Non mi sono esaltato troppo quando sono stato nominato assessore nel 2018, non mi butto troppo giù di morale in questo momento in cui non sono stato riconfermato. Però tengo a ribadire che avevo chiesto al Sindaco di poter essere riconfermato e gli ho espresso tutto il mio disappunto una volta venuto a conoscenza delle sue decisioni.
È stato probabilmente l’assessore più giovane in assoluto di questo Comune. Un altro fattore di non poco conto in questa esperienza biennale.
Non ne sono sicuro ma penso di sì. Normale che quando si assume un ruolo di questo tipo a soli 33 anni la pressione è molto alta. Ho cercato, comunque, di lavorare con tranquillità, equilibrio e continuità per onorare il consenso ricevuto. Anche per questo, in considerazione del fatto che lavoro fuori regione, ho sempre optato per contratti di lavoro part-time per essere presente in modo costante a Palazzo Ducale.
Ha già incontrato i nuovi assessori per uno scambio di vedute?
Si ho avuto modo già di confrontarmi e li ho aggiornati, sia su alcune cose prossime alla chiusura, sia su alcune idee che avevo per il futuro. Su quest’ultimo punto chiaramente saranno loro a decidere se dare continuità o meno ad alcune progettualità.
Pensa che in futuro potrà avere delle deleghe particolari o curare alcuni interventi da programmare?
Assolutamente no. Sono sempre stato dell’opinione che l’esecutivo abbia l’onore e l’onere di governare con margini di autonomia decisionali larghi. Al di là di questo comunque non potrei nemmeno prendere dei nuovi impegni su nuove progettualità, sarebbe poco corretto nei confronti dei colleghi attualmente presenti in giunta. Aggiungo che non sarei in grado di lavorare bene, considerando che nei prossimi giorni tornerò a lavorare full time. Mi limiterò a chiudere la riorganizzazione di tutti i servizi telefonici ed informatici in capo a Palazzo Ducale di cui spero poi avremo modo di parlare.
Parliamone subito allora.
Con piacere. Nominato assessore ho subito iniziato a lavorare su linee programmatiche tese al potenziamento della cosiddetta componente “smart” di Palazzo Ducale e delle nostre scuole. La situazione trovata era del tutto fuori controllo e sono serviti moltissimi giorni di studi preliminari ed approfondimenti per iniziare ad avere un quadro chiaro. D’altronde se nel 2018 nella parte della tariffazione dedicata alla fonia vi era ancora il pagamento del canone telefonico, tutti possono farsi un’idea di quanto eravamo indietro, con prodotti vecchissimi e contratti continuamente rimodulati dal provider nel corso degli anni precedenti. Ciò comportava prezzi elevatissimi e servizi scadentissimi. Da circa cinque mesi Palazzo Ducale può contare su una fonia VOIP di ultimissima generazione, su una linea in fibra ottica VDSL 100 Mbps e su nuove schede sim sul mobile che, grazie alla convenzione consip telefonia mobile 7, hanno dei costi che si attestano intorno al 20% rispetto agli esborsi che avevamo in precedenza. Inoltre tutti gli uffici, tranne uno, dove il problema sarà risolto a breve, possono contare su PC nuovissimi. La combinazione di tutti questi fattori permette, a parità di tempo, di svolgere un numero di operazioni di molto superiori a quelle che si facevano prima con PC vecchi di 15 anni e connessioni internet di tipo FWA poco performanti, aumentando quindi la produttività dell’ente e riducendo il carico di fatica per i nostri dipendenti. Le disdette, che abbiamo fatto e che stiamo ancora facendo, di tutti i vecchi prodotti telefonici, consentiranno risparmi importanti che dovrebbero aggirarsi intorno ai 10.000 euro all’anno.
Non bisogna poi dimenticare il voucher europeo di 15.000 euro ottenuto grazie alla misura “WIFI4EU” che ci consentirà implementazioni molto interessanti soprattutto sul fronte del turismo. I lavori sono ripresi, dopo lo stop causato dalla pandemia, pochissimi giorni fa.
Diversa situazione invece sul piano BUL (banda ultra-larga n.d.r.) dove personalmente mi auguro vada in porto la fusione, su cui il Governo sta attualmente lavorando, tra TIM e Open Fiber, accordo che, per quella che è la nostra attuale situazione a Larino, ci favorirebbe moltissimo per ciò che concerne il cosiddetto discorso “ultimo miglio”.
Perché dopo sole due settimane c’è già chi preannuncia il suo rientro in giunta nel corso dei prossimi mesi?
È vero ci sono in giro questi retroscena che dicono che tra dieci/dodici mesi, potrei rientrare nell’esecutivo ma sono voci prive di fondamento. In politica un mese di tempo rappresenta un secolo, figuriamoci un anno. Credo si tratti di semplice fantapolitica (sorride n.d.r.).
Venendo alla sua attività da Assessore, ricordiamo che le erano state conferite dal Sindaco deleghe importanti e prestigiose. Qual è la criticità maggiore incontrata in questi due anni?
Senza ombra di dubbio l’esiguo numero dei dipendenti comunali. La capacità di un’amministrazione di poter portare a termine gli obiettivi prefissati è condizionata essenzialmente da due fattori: la capacità di reperire risorse e la possibilità di utilizzarle. Il primo punto è molto appannaggio della parte politica, il secondo è influenzato moltissimo dal numero di dipendenti di cui la struttura dispone. Purtroppo sono tante le difficoltà burocratiche legate alle assunzioni, sia quelle a tempo determinato che indeterminato. Normalmente tutti pensano che si tratti di criticità legate esclusivamente alle coperture finanziarie, in realtà vi sono purtroppo tutta una serie di normative particolari, per le quali il numero di persone che potenzialmente possono essere assunte, è attualmente ridotto, in quanto direttamente collegato all’attuale pianta organica. In estrema sintesi: più dipendenti hai, più puoi assumere e questo è il motivo per cui il Comune di Larino su questo fronte è indietro. Nonostante questo però questa amministrazione in soli due anni è riuscita chiudere quattro assunzioni a tempo indeterminato ed altre ne seguiranno. I nostri predecessori in cinque anni sono riusciti a farne soltanto due. Anche con le prossime assunzioni però, bisogna ricordare ai cittadini che siamo ben lontani dalle 42 unità minime che ci servirebbero. Ad ogni modo è giusto tenere in considerazione questo trend, attualmente in netto miglioramento.
Come si è svolto il suo lavoro nell’arco di questi due anni?
Appena ci siamo insediati tre sono state le direttrici principali seguite. La prima non era preventivata e mi riferisco naturalmente al sisma dell’agosto 2018 che ha stravolto la programmazione che ci eravamo prefissati. Delle altre due, una era stata messa in conto e consisteva nel risolvere una serie di situazioni vecchie per chiudere alcune cose mai affrontate realmente in passato. Basti pensare che la scuola Magliano aveva una serie di incredibile criticità da sanare. Il sottoscritto pochissimi giorni dopo la sua nomina era già in riunione con i vigili del fuoco a Campobasso. Ma vi sono anche altri esempi, quali la questione della convenzione Terna, il CdQ II (contratto di quartiere n.d.r.), rendicontazioni e monitoraggi fermi, ufficio anagrafe al palo e via discorrendo. Il terzo aspetto è stato quello che riporto con maggiore soddisfazione nel mio personale rendiconto e riguarda la delega all’urbanistica: un’operazione a mio modo di vedere, per certi versi, storica, quella della vendita dei lotti alla Zona P.I.P. ad un colosso come il gruppo Veronesi – AIA; un lavoro durissimo ed intenso che per mesi ha tenuto quasi bloccato l’intero ufficio urbanistica considerando tutti i vari step che si sono dovuti impostare prima di arrivare alla conferenza di servizi che ha aperto la strada all’atto di compravendita.
Non le sembra esagerato il termine storico?
Affatto. Erano decenni che si provava a favorire l’insediamento di nuove realtà produttive. Oggigiorno, in cui abbiamo perso tanto nel pubblico, questa operazione assume ancora maggiore valenza considerando i posti di lavoro che si verranno a creare. Credo si siano poste le basi per una riconversione del tessuto economico della nostra città.
Secondo aspetto, non meno importante, l’ingente somma incassata dal Comune di Larino, 1.244.000 euro che, insieme ad una serie di altre risorse, sono andati a costituire il core di una serie di progettazioni e lavori impostati ad ampio raggio.
Entriamo nei particolari
Erano anni che si parlava del famoso marciapiede di Via Morrone per assicurare sicurezza ai nostri concittadini, in particolar modo ai nostri studenti. Il primo lotto è stato completato implementando le risorse finanziare di cui abbiamo potuto disporre, grazie al Governo centrale, proprio con una parte dei fondi di cui parlavo pocanzi. A breve dovrebbe partire il secondo lotto che ci consentirà di completare l’intero percorso che porta all’Istituto Tecnico-Agrario.
Proseguo con la progettazione, messa in campo lo scorso anno, per la sistemazione di alcuni tratti stradali, intervento con il quale siamo riusciti a risolvere situazioni in C. da Carpineto, Via De Rosa e C. da Monte Altino che si trascinavano da anni. Spero questo progetto sia replicato entro fine anno interessando altre tratte, i fondi in bilancio ci sono.
Altro passaggio fondamentale è rappresentato dal lavoro di segnaletica stradale al centro storico. In questi giorni qualcuno ha affermato che il sottoscritto avrebbe riempito il Centro Storico di cartelli. Il problema è che si guarda soltanto esclusivamente alla segnaletica verticale aggiunta e non a quella rimossa. Esistevano cartelli vecchi di oltre trent’anni che la ditta che ha eseguito i lavori ha giudicato da museo, per non parlare di cartelloni turistici del tutto obsoleti, che sono stati finalmente tolti perché non più consoni.
Qualcuno ha poi affermato che i posti macchini sono diminuiti. Invito tutti a contare oggi i posti, a norma, per i parcheggi e compararli con i vecchi stalli. A meno che qualcuno non sia convinto del fatto che potevano essere definiti parcheggi quelli di Via Roma lato sinistro o quelli adiacenti Largo Gabbia. Il lavoro per il futuro sarà quello di individuare 50/60 posti macchina per i residenti e fare in modo che la polizia municipale con l’ausilio delle guardie ecologiche vigilino sul rispetto di posti riservati, in determinati periodi dell’anno. Spero si proceda con questa impostazione e al contempo si avvii l’iter progettuale per la costruzione di un nuovo parcheggio, soprattutto in considerazione dell’aumento del numero e della qualità degli eventi che ci sono nel centro storico per i quali mi sembra giusto ringraziare tutte le associazioni coinvolte. Non sarà semplice e occorrerà molto tempo ma bisogna partire con un iter specifico che l’amministrazione ha definito, in maniera precisa, soltanto un mese fa.
Naturalmente non va trascurato il Piano San Leonardo, dove occorre iniziare la progettazione, sempre per la segnaletica verticale e orizzontale.
Questa amministrazione può vantare la presenza di cinque docenti e di un dirigente scolastico. In questi giorni ci sono molte polemiche sull’adeguamento sismico della scuola Rosano. Come assessore uscente all’urbanistica, qual è l’attuale situazione generale delle nostre scuole, considerando la sua delega contemplava tra le altre cose, l’agibilità di tutti gli edifici comunali e quindi anche di quelli scolastici?
Sulla scuola Rosano mi sembra giusto ricordare che si stanno effettuando lavori con fondi ereditati dalla precedente amministrazione. Fatta questa premessa vi sono alcuni ritardi al momento. Non ho seguito in modo diretto la questione ma credo vi siano le premesse per risolvere questi problemi nel corso dei prossimi giorni. Per il resto oggi a Larino possiamo contare su tutta una serie di plessi scolastici di ottimo livello: abbiamo effettuato più di 200.000 euro di lavori per lo spostamento del Liceo che finalmente ha una sede degna. Sono poi riuscito, lavorando con il responsabile del servizio ad ottenere 100.000 euro di finanziamento per adeguamento antincendio (fondi MIUR) e ci apprestiamo al cablaggio LAN dell’intero plesso Magliano per dare la possibilità ai nostri docenti e naturalmente anche agli alunni di poter utilizzare nel miglior modo possibile strumenti tecnologici, importanti ieri e molto più importanti oggi a causa del Covid-19. I lavori partiranno nel corso dei prossimi giorni. Tralascio i tanti interventi di piccola manutenzione eseguiti fino a questo momento perché mi dilungherei eccessivamente. La situazione trovata, mi dispiace dirlo, era comunque del tutto inadeguata, proprio come mi aveva descritto il precedente dirigente scolastico nel corso di un primo briefing che si era tenuto a luglio 2018, pochi giorni dopo la mia nomina ad Assessore Comunale.
Ad ogni modo, i numeri certificano qual è la situazione attuale delle nostre scuole oggi rispetto al passato. Poi le due opposizioni presenti fanno il loro mestiere.
In che senso due opposizioni?
In tutti gli altri paesi abbiamo l’opposizione formata dai consiglieri comunali eletti. A Larino oltre ai quattro consiglieri comunali di opposizione vi sono alcuni profili fake presenti sui social dove persone che non hanno credibilità agli occhi della gente si nascondono dietro sigle di comodo per denigrare l’operato degli amministratori. Invito la gente a riflettere sul fatto che sono tutti profili nati subito dopo il nostro insediamento avvenuto a giugno 2018. Non penso che in altri Comuni accadano cose del genere.
Chiusa questa parentesi, c’è un intervento a cui si particolarmente legato?
Sicuramente a tutta una serie di interventi che sono prossimi ad avviarsi nel Quartiere Santa Chiara, al restyling del campetto di calcio che ho voluto fortemente seguiranno altre cose nel corso dei prossimi giorni sempre che la nuova giunta riterrà di proseguire con l’impostazione che avevo in mente. Al di là del campetto, avevamo comunque lavorato tutti insieme quindi penso non ci saranno problemi nell’utilizzare risorse già stanziate con l’approvazione dell’ultimo bilancio di previsione.
La videosorveglianza resta un argomento sempre molto in discussione tra i cittadini. Sappiamo che ci ha lavorato molto nel corso del 2019. Può dirci se le telecamere sono attive o meno?
Il progetto regionale “Patto per la sicurezza” al momento del nostro insediamento ci vedeva in penultima posizione come stato di avanzamento tra tutti i Comuni interessati. L’amministrazione precedente aveva svolto una parte del lavoro per poi bloccarsi sulla copertura finanziaria per il subappaltatore, unico onere a carico dei Comuni portando a termine solo una minima parte dell’iter, cosa di cui, ci tengo a dirlo, comunque abbiamo beneficiato. In estrema sintesi, reperite le risorse economiche necessarie con l’assestamento di bilancio a fine 2018 mi sono attivato subito e dopo un duro lavoro nel corso dei mesi successivi di cui risparmio i dettagli, onde evitare di dilungarmi eccessivamente, siamo arrivati al 19 dicembre 2019, giorno in cui abbiamo ottenuto il collaudo in esercizio provvisorio con la conseguente consegna dell’impianto. I complimenti del R.U.P. e del direttore dei lavori (figure esterne al Comune di Larino n.d.r.) sono state sicuramente motivo di grande soddisfazione. Devo ringraziare anche il subappaltatore che ha lavorato nel corso dei mesi con grandissima professionalità.
E allora perché si continua a dire in giro che alcune videocamere non funzionano correttamente?
Non abbiamo ricevuto lamentale e segnalazioni tecniche dalla nostra polizia municipale, per cui suppongo non ci siano problemi. In ogni caso il problema non sussiste dato che per i prossimi 30 mesi, possiamo ancora contare sulla completa assistenza gratuita della ditta vincitrice di questo appalto regionale.
Per concludere quale sarà ora il suo atteggiamento in seno alla maggioranza?
In passato quando qualcuno non veniva riconfermato, normalmente, saltava subito sui banchi della minoranza o non garantiva la presenza in Consiglio Comunale. Io non sono di questa opinione perché penso di avere il dovere di continuare a lavorare per tutti quei cittadini che il 10 giugno 2018 hanno creduto in me. Certamente supporterò la maggioranza nel caso in cui si continui a lavorare con la stessa impostazione di questi primi due anni.
Pensa possano esserci degli stravolgimenti nell’impostazione di lavoro che potrebbero portarla ad esprimere dissenso in futuro?
Non sono il tipo di persona che vota le cose per partito preso. Prima di assumere una decisione preferisco sempre leggere le carte e riflettere. Francamente non penso ci sia il rischio che lei paventa perché, in fondo, la giunta è per 3/5 la stessa di prima; i due nuovi ingressi, inoltre, hanno sempre apprezzato il lavoro svolto dall’esecutivo precedente, quindi penso e mi auguro che non ci saranno grossi stravolgimenti per ciò che riguarda il futuro.