LARINO. Villa Zappone e Anfiteatro romano chiusi. Sui social monta la polemica. Da diversi giorni, ormai, in tanti sono intervenuti, a volte anche con frasi non certo ripetibili, sulla condizione del parco archeologico frentano chiuso, nonostante il quotidiano arrivo di turisti da ogni parte d’Italia e dall’Estero.
Tanti gli scatti che ritraggono turisti appesi alle inferriate esterne dell’ellisse romana per fotografare uno dei vanti della città frentana, una delle bellezze molisane e, più in generale d’Italia.
“Turisti appesi ai cancelli dell’Anfiteatro per vedere qualcosa è uno spettacolo vergognoso – scrive sulla sua pagina Facebook Gino Lapenna nel recente passato collaboratore della giunta Giardino,
Lo stesso Lapenna poi ricorda “accompagnai l’assessore Starita all’incontro con la Sovrintendente per ottenere l’apertura al pubblico di Villa Zappone con accesso all’Anfiteatro. Demmo fondo a tutta la nostra diplomazia per dire: o aprite quei cancelli o li sfondiamo. Il giorno dopo, chissà’ perché, furono aperti. Credo che occorra con urgenza un’azione diplomatica dello stesso tipo”.
Una esternazione a cui sono seguiti tanti commenti compreso quello dell’ex assessore Massimo Starita e del sindaco Puchetti. L’ex amministratore scrive.
“Caro Gino, hai dato fondo a tutta la tua diplomazia per sintetizzare una lunga e laboriosa trattativa durata mesi “contro” un apparato ( per alcune funzioni e per alcuni funzionari) dimostratosi un autentico muro di gomma.
La determinazione di tutti, cito Guglielmo Giardino e il dott. Famiglietti) resero possibile un piccolo “miracolo” amministrativo. Mi permetto di dare un piccolo consiglio: dopo i necessari atti formali e di cortesia, occorre “ forzare la mano” ( purtroppo le azioni eclatanti servono per attirare l’attenzione mediatica).
Nel mezzo l’intervento del sindaco che scrive “Ciao Gino, hai perfettamente ragione. Vorrei dirti che, quest’anno c’è ancora l’emergenza Covid-19. I siti archeologici di Altilia e Pietrabbondante sono stati riaperti da pochi giorni. Su mia sollecitazione, con una nota di qualche giorno fa ho chiesto di riaprire l’Anfiteatro.
La risposta che mi è stata data è che non era possibile la riapertura del sito a Larino, per mancanza di personale, poiché quello finora utilizzato lavorava in smart-working.
Per tale motivo si è deciso, di concerto con la Sovrintendenza, di riaprire al pubblico l’Anfiteatro mediante visite guidate, mettendo a disposizione a chi volesse visitare, la presenza dei ragazzi del servizio civile.
Stamattina (ieri n.d.r.) mi hanno informato che la convenzione è all’attenzione della Sovrintendente. Sono fiducioso che dalla prossima settimana sarà possibile accedere al sito. È giusto ricordare, inoltre, che dopo 9 anni, lo scorso anno, con l’impegno di tutta l’amministrazione si è riusciti ad utilizzare il sito per attività teatrali e musicali, portando a Larino artisti di levatura nazionale”.
Ed ancora c’è chi come la professoressa Annarita De Notariis ha scritto direttamente al Ministero per chiedere l’apertura dei siti archeologici frentani.
Al di là dei messaggi, occorre ora trasformare le idee in fatti, trovare soluzioni durature e non solo contingenti.
Vedere turisti appesi alle inferriate e non poter visitare dall’interno l’intero il meraviglioso parco archeologico, è un’offesa alla storia, un’offesa all’intero patrimonio artistico molisano che merita ‘vendetta’.