SAN GIULIANO DI PUGLIA. Si svolgeranno questo pomeriggio alle 17.30 nella chiesa madre del centro fortorino i funerali di Antonio Di Stefano, l’uomo tragicamente deceduto, ieri mattina, sulla provinciale 148 in territorio di Rotello.
La Procura di Larino, dopo l’ispezione cadaverica, non ha ritenuto necessaria l’autopsia ed ha riconsegnato da subito il corpo ai familiari per la celebrazione delle esequie.
Il Di Stefano, come scritto anche ieri, era molto conosciuto a San Giuliano di Puglia, ma non solo tanto è vero che da più parti sono giunte testimonianze di vicinanza e cordoglio ai suoi familiari. Già sindaco agli inizi degli anni 90, Di Stefano aveva sempre conservato, pur con altri incarichi la sua passione per la politica, ma soprattutto si è fatto ben volere dai tanti che l’hanno conosciuto anche per il suo lavoro da impiegato presso la Regione Molise.
A Larino i suoi ex compagni dell’istituto tecnico per geometri gli hanno dedicato un manifesto funebre ricordandolo come ‘lo studente senza libri’ di un’umanità fuori dal comune. Altri come Alberta De Lisio sulla propria pagina facebook hanno scritto ” Ci sono momenti in cui davvero tutte le parole sono inutili e sembrano retoriche. Ma per chi resta, attonito, di fronte ad una mancanza, servono a darsi coraggio. Ed è quello che da stamattina cerchiamo di fare tutti noi che abbiamo avuto da subito la notizia del tragico incidente dopo che eri stato guerriero e vincitore su altre sfide cui sei stato chiamato dalla vita. Abbiamo condiviso tanti, tanti anni in Avvocatura Regionale dove eravamo una grande e bellissima famiglia. Abbiamo festeggiato ogni evento, a volte ce li siamo inventati pur di stare tutti insieme. E così sono nate le nostre “feste di primavera” o i pranzi del Corpus Domini: un modo per inneggiare alla vita e al bene che univa tutti noi. Un bene mai affievolito dalle distanze, dai trasferimenti, dalle dissociate disarmonie intorno a noi. Il nostro mondo di bene è stato sempre salvo, non ci siamo mai fatti scalfire da nulla e da nessuno. Ma non abbiamo mai calcolato una giornata come oggi. In cui la catena si è spezzata. Senza la speranza di poter riagganciare il suo pezzo. I tuoi sorrisi e i tuoi borbottii, la tua serenità e la tua bravura, la tua sincera amicizia, la tua mano nella mia che hai sempre letto oltre il mio ruolo di Direttore e hai sempre saputo cogliere ogni sfumatura del mio umore hanno fatto di te un prezioso punto di riferimento per la Regione e, per noi, sei stato soprattutto TU. Che non è mai stato poco. Anzi. Sarai con noi per sempre nel nostro cuore e nei nostri ricordi più gioiosi. E così , con negli occhi le foto sfocate di lacrime dei nostri momenti insieme, io, Maria, Claudia, Antonio G.,Vincenzo, Annamaria, Caterina, Massimo, Sabino, Tiziana, Antonio I., volevamo solo dirti che siamo stati felici”.
Tanti messaggi, si diceva, a riprova di chi è stato Antonio Di Stefano, messaggi che i familiari conserveranno gelosamente nel loro cuore.
Riguardo ai passeggeri dell’autobus contro il quale ha tragicamente terminato la sua corsa la grande Punto del Di Stefano, sono stati tutti dimessi e giudicati guaribili in pochi giorni.